“L’Eco di una Voce: Fedele Bisceglia e il Crogiolo Cosentino”Un progetto ambizioso si sta materializzando tra le aule dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro: “L’Eco di una Voce”, una docuserie che scava nell’esistenza controversa e affascinante di padre Fedele Bisceglia, figura emblematica della storia recente di Cosenza. Più che un semplice racconto biografico, il progetto “Performing” mira a tessere una narrazione corale che intreccia la sfera religiosa, la passione ultras e le ombre di un’accusa giudiziaria, restituendo al pubblico una figura complessa, spesso fraintesa.Padre Fedele, oggi ottantacinque anni, ha incarnato per decenni un punto di riferimento per i più vulnerabili, lasciando un segno indelebile nel tessuto sociale cosentino. La sua storia, segnata da un lungo e travagliato percorso missionario in Africa e da un’esperienza giudiziaria poi risolta con assoluzione, ne fa un soggetto ideale per un’indagine che vada oltre le apparenze.L’iniziativa, nata dall’intuizione del docente di Regia Vladimir Costabile, che ne cura la regia e la direzione artistica, rappresenta un’occasione formativa unica per gli studenti del terzo anno di Regia. Questi, impegnati in ogni fase del processo creativo, dalla scrittura alla produzione audiovisiva, si confrontano con la sfida di coniugare rigore storico, sensibilità narrativa e linguaggi contemporanei. Il progetto si inserisce nel cuore della sezione performativa di “Performing”, un laboratorio che promuove l’ibridazione tra diverse discipline artistiche e l’integrazione di tecnologie innovative, creando un ponte tra tradizione e avanguardia.La docuserie si distingue per un approccio narrativo deliberatamente privo di retorica, volto a restituire la complessità di una vicenda umana e collettiva che riflette un capitolo significativo della storia sociale calabrese. Questo primo, inedito ritratto audiovisivo di un monaco ultras si prefigge di stimolare una riflessione pubblica attraverso lo sguardo critico e la sensibilità di una nuova generazione di autori. Il coinvolgimento di Rai Calabria testimonia l’importanza del progetto e apre a future collaborazioni tra il servizio pubblico e l’Accademia, favorendo l’emersione di nuovi talenti e la valorizzazione delle storie radicate nel territorio.Come sottolinea Costabile, l’obiettivo non è semplicemente raccontare una storia, ma restituire alla comunità la profondità, i dubbi e i silenzi che permeano una vita intensa e, a tratti, controversa. Si tratta di offrire una visione esaustiva di una storia ampiamente discussa, ma raramente pienamente compresa. Oltre alla figura di padre Fedele, la docuserie intende analizzare il contesto sociale che ne ha plasmato l’identità e ha contribuito a creare la sua immagine pubblica.A supporto di Costabile lavora un team di professionisti, tra cui Mauro Nigro, direttore della fotografia, Tony Perri, primo operatore, e Andrea Marotta, coordinatore editoriale e supervisore giornalistico. Il team studentesco, composto da giovani autori e tecnici emergenti, contribuisce con competenze specifiche in diverse aree, dalla regia all’editing, dalla presa diretta alla gestione dei dati. La proiezione pubblica è prevista per il 2026, quando “L’Eco di una Voce” si prefigge di risuonare nel cuore della comunità cosentina e oltre, alimentando un dibattito costruttivo e stimolante.
Padre Fedele: L’Eco di una Voce, Docuserie dal Cuore Cosentino
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