Colmare il Divario: Un’Iniziativa per la Parità di Genere tra Innovazione, Certificazione e Politiche AttiveUn impulso concreto alla riduzione del gender gap nel mondo del lavoro è stato ufficialmente lanciato in Calabria con l’evento “Uni PDR 125: La Parità di Genere nei Luoghi di Lavoro”, organizzato da UNI (ente nazionale di normazione) in sinergia con la Regione Calabria e Fincalabra. L’iniziativa, che si prefigge di essere un viaggio a ritroso nel tempo, ha messo in luce non solo le sfide strutturali che affliggono il nostro Paese in termini di parità, ma anche le strategie innovative e le politiche attive che possono generare un cambiamento significativo.La Regione Calabria, attraverso un piano per l’occupazione potenziato con un investimento di tre milioni di euro destinato alla certificazione di genere, ha dimostrato un impegno tangibile a favore di una trasformazione culturale profonda. L’entusiasmo per la risposta delle piccole e medie imprese, con oltre 300 domande pervenute, testimonia la crescente consapevolezza dell’importanza di un ambiente lavorativo equo e inclusivo. L’amministrazione regionale si è mostrata pronta a reinvestire risorse, sottolineando la priorità attribuita a questo percorso.L’Italia si posiziona attualmente all’87° posto su 146 paesi nel Global Gender Gap Index del World Economic Forum. Questo dato, sebbene impietoso, funge da monito e stimolo per accelerare le azioni volte a colmare il divario, un processo che, con i ritmi attuali, si preannuncia richiedere ben 134 anni. L’iniziativa promossa da UNI, con il suo approccio metodologico basato sulla certificazione, rappresenta un tentativo di accelerare questo processo, offrendo uno strumento tecnico concreto e diffusamente adottato – oltre 8.000 organizzazioni certificate a fine 2024.L’impatto positivo di tale approccio è già evidente in Calabria, come evidenziato da uno studio di Confartigianato, che riporta un aumento dell’occupazione femminile del +3,1% nel 2024, contro un +0,7% per gli uomini. Questo risultato, frutto di politiche mirate e di una cultura aziendale orientata all’inclusione, dimostra il potenziale di un cambiamento strutturale nel tessuto economico regionale.Il percorso di certificazione UNI si fonda su 33 indicatori chiave, raggruppati in sei aree cruciali: la definizione di una cultura aziendale inclusiva e una strategia di genere, una governance trasparente ed equa, processi di gestione delle risorse umane attenti alla parità, opportunità di crescita professionale per le donne, equità retributiva e un adeguato supporto alla genitorialità e alla conciliazione vita-lavoro. Per ottenere la certificazione, le aziende devono raggiungere il 60% degli indicatori totali.Una delle principali criticità riscontrate è l’equità salariale: in molti casi, le donne ricevono retribuzioni inferiori del 10% rispetto ai colleghi uomini, un dato particolarmente evidente nel settore privato. Affrontare questo divario retributivo, attraverso una revisione trasparente delle politiche salariali e una promozione attiva di pari opportunità, rappresenta una priorità imprescindibile per garantire una vera parità di genere nel mondo del lavoro.L’evento ha visto anche la condivisione di esperienze concrete da parte di figure chiave come Fortunato Amarelli e Santo Scarpelli, che hanno illustrato le iniziative di politica inclusiva implementate nelle loro aziende, fornendo spunti preziosi per una diffusione capillare di buone pratiche a livello regionale e nazionale. L’ambizione è quella di trasformare l’iniziativa in un vero e proprio tour informativo, portando la certificazione UNI a conoscere le realtà produttive in tutto il territorio nazionale, promuovendo un cambiamento culturale profondo e duraturo.
Parità di Genere: Calabria Lancia Iniziativa Innovativa per il Lavoro
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