La Pinacoteca Nazionale di Bologna riapre le sue porte al cuore della sua collezione, offrendo al pubblico un’esperienza rinnovata e profondamente arricchente. Un ambizioso progetto di riallestimento, frutto di un’integrazione virtuosa tra ricerca storico-artistica, restauro conservativo, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, ha trasformato le sale espositive, valorizzando il patrimonio pittorico emiliano del XVI e XVII secolo.L’intervento, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per un investimento di quasi un milione di euro, non si è limitato alla mera manutenzione, ma ha perseguito un obiettivo più ampio: creare un dialogo più intenso tra le opere e lo spettatore, esaltandone la bellezza intrinseca e il significato storico-culturale. La temporanea chiusura ha permesso di realizzare un’opera complessa, che ha visto protagoniste competenze interne all’istituto, testimoniando un impegno concreto nella cura del bene comune.Il riallestimento ha portato alla luce dipinti precedentemente meno accessibili, ampliando l’offerta espositiva e arricchendo la narrazione visiva che la Pinacoteca offre al pubblico. Opere di piccole e medie dimensioni, come i Santi Pietro e Paolo di Bartolomeo Cesi, il toccante Cristo morto sorretto da angeli di Orazio Samacchini e la suggestiva Cena in Emmaus di Lorenzo Sabatini, ora trovano spazio e visibilità.Particolarmente significativa è la presentazione, per la prima volta, dell’*Annunciazione* di Orazio Samacchini integrata nella sua originale cornice, un manufatto prezioso della seconda metà del XVI secolo, di proprietà dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Questo gesto restituisce all’opera un contesto storico e stilistico fondamentale, rivelandone ulteriori livelli di significato. La cornice, non solo elemento decorativo, ma testimonianza di un’epoca e di una cultura, contribuisce a creare un’atmosfera di profonda suggestione.La cura dei dettagli è evidente nella rifinitura delle sale: una nuova verniciatura delle pareti, la sostituzione dei lucernari per garantire sicurezza antincendio e ottimizzare la luce naturale, e un sistema illuminotecnico all’avanguardia che esalta i colori e le sfumature delle opere. Il progetto ha posto una particolare attenzione alla fedeltà al disegno originario dell’architetto Pancaldi, reinterpretandolo in chiave moderna e funzionale.Gli interventi di restauro conservativo hanno riguardato i capolavori della scuola dei Carracci, con un’attenzione speciale a *La Madonna in gloria e santi* di Annibale Carracci (conosciuta come *Madonna di San Ludovico*), *La Trasfigurazione* e la *Pala Bargellini* di Ludovico Carracci, e *L’Assunzione della Vergine* di Agostino Carracci. Un lavoro minuzioso, volto a preservare l’integrità delle opere e a restituire al pubblico la loro bellezza originale. Parallelamente, sono state affrontate con pari cura l’*Adorazione dei Magi* di Prospero Fontana, *La Famiglia Gozzadini* di Lavinia Fontana e, nuovamente, l’*Annunciazione* di Orazio Samacchini, testimoniando un impegno costante nella tutela del patrimonio artistico bolognese. Questo rinnovato allestimento non è solo un atto di conservazione, ma un invito a riscoprire e apprezzare la ricchezza e la profondità della pittura emiliana, in un dialogo continuo tra passato e presente.
Pinacoteca Bologna: Riapre le porte con un allestimento rinnovato
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