Il Servizio Sanitario Regionale del Molise si confronta, secondo le stime preliminari emerse dal Rapporto sull’economia regionale della Banca d’Italia, con una pressione finanziaria in marcata crescita nel 2024. L’incremento dei costi, stimato al 5,7%, rappresenta un onere significativo, dato che la sanità costituisce la principale voce di spesa corrente primaria per la Regione. Questo aumento non è riconducibile a un’unica causa, ma deriva da una combinazione di fattori che investono sia la gestione diretta – caratterizzata dall’aumento dei costi di beni e del personale – sia la spesa in convenzione.Una componente determinante nell’incremento della gestione diretta è rappresentata dagli accantonamenti necessari per il fondo rischi, un elemento cruciale per la stabilità finanziaria del sistema sanitario, e per i rinnovi contrattuali del personale. Per quanto riguarda la spesa in convenzione, l’aumento è trainato principalmente dai costi farmaceutici, un indicatore sensibile dell’invecchiamento della popolazione e della sua crescente necessità di terapie farmacologiche, e dall’assistenza specialistica, che riflette la crescente domanda di servizi diagnostici e terapeutici complessi.Analizzando la dotazione di personale, i dati di fine 2023 rivelano un lieve incremento rispetto al 2022, ma una distanza ancora significativa rispetto ai livelli pre-pandemici del 2019. La fuga di competenze sanitarie, un fenomeno già preoccupante prima della crisi sanitaria globale, ha mostrato un rallentamento nel biennio 2022-2023, pur mantenendosi superiore alla media nazionale. Un elemento distintivo del Molise è che questa perdita di personale – medici e infermieri in particolare – è quasi interamente legata al pensionamento, evidenziando una problematica di ricambio generazionale che rischia di compromettere la sostenibilità del servizio. La carenza di giovani professionisti disposti a insediarsi in una regione con limitate opportunità di carriera e una qualità della vita percepita come inferiore, aggrava ulteriormente la situazione.Il quadro economico-finanziario del Servizio Sanitario Regionale si completa con una valutazione dell’attuazione del Piano di Rientro, avviato nel 2007 per risanare la gestione finanziaria del SSR. Il rapporto di monitoraggio del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 2023 rivela che l’incidenza del disavanzo sanitario sul finanziamento effettivo si attesta al 6,1%, in aumento rispetto all’anno precedente e ben al di sopra della media delle Regioni sottoposte a Piano di Rientro. Questa situazione riflette la difficoltà di implementare riforme strutturali che possano generare risparmi significativi e migliorare l’efficienza del sistema sanitario. La complessità dell’attuazione del Piano di Rientro è accentuata da fattori esterni, quali l’inflazione, l’aumento dei costi energetici e la necessità di investimenti in nuove tecnologie sanitarie. È imperativo che la Regione Molise adotti misure urgenti e mirate per affrontare queste sfide, puntando su una gestione più efficiente delle risorse, una maggiore integrazione tra i diversi livelli di assistenza e un forte investimento nella formazione e nella fidelizzazione del personale sanitario.
Sanità Molise: Cresce la Pressione Finanziaria e il Disavanzo
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