Un’ondata di calore intensa e prolungata continua a investire la Sardegna, confermando previsioni meteo allarmanti e mettendo a dura prova la resilienza dell’isola. L’anticiclone africano, attualmente dominante sul Mediterraneo, irradia calore ininterrotto, spingendo le temperature a valori eccezionalmente elevati. Le rilevazioni dell’Ufficio Meteorologico dell’Aeronautica Militare indicano un’impennata generalizzata, con massime che potrebbero localmente superare i 39°C, mentre le temperature minime, durante le ore notturne, raramente scenderanno sotto i 36°C, impedendo qualsiasi sollievo significativo.Il cuore dell’area più colpita è rappresentato dall’entroterra, in particolare la pianura del Campidano, dove le condizioni sono più estreme a causa della minore ventilazione e della scarsa presenza di corpi idrici in grado di mitigare l’effetto del calore. Anche le zone costiere, seppur leggermente più fresche, continuano a sperimentare ondate di calore significative, con un’elevata umidità percepita che rende l’aria pesante e difficile da respirare.L’intensità di questo fenomeno non è casuale. Il cambiamento climatico, con l’aumento delle temperature medie globali, sta amplificando la frequenza e l’intensità delle ondate di calore anche in aree tradizionalmente più temperate come la Sardegna. L’anticiclone, pur essendo un evento naturale, si avvantaggia di queste condizioni generali per protrarsi e intensificarsi.Oltre al disagio termico per la popolazione, l’ondata di calore comporta rischi concreti per la salute, in particolare per anziani, bambini e persone con patologie preesistenti. Si raccomanda fortemente di evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata, mantenere un’adeguata idratazione, indossare abiti leggeri e proteggersi con cappelli e creme solari. Anche la fauna selvatica, sia terrestre che marina, sta soffrendo le conseguenze di questo caldo eccezionale, con possibili impatti sugli ecosistemi locali.La situazione è monitorata costantemente dagli esperti, che prevedono un miglioramento solo a partire da sabato, quando l’anticiclone africano dovrebbe iniziare a perdere forza e a cedere spazio a una nuova configurazione meteorologica. Tuttavia, non è escluso che le temperature elevate possano persistere per alcuni giorni ancora, rendendo cruciale l’adozione di misure preventive e di protezione. La sfida, a lungo termine, sarà quella di sviluppare strategie di adattamento al cambiamento climatico, capaci di ridurre la vulnerabilità dell’isola agli eventi estremi e di preservare la qualità della vita dei suoi abitanti.
Sardegna sotto la morsa del caldo: allerta e strategie per il futuro.
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