sabato, 24 Maggio 2025
BariSpaccio di droga: arrestati a catena, un'organizzazione tra ristoranti e bici elettriche

Spaccio di droga: arrestati a catena, un’organizzazione tra ristoranti e bici elettriche

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Un’operazione dei Carabinieri della Procura di Trani ha disarticolato un sofisticato sistema di spaccio di stupefacenti che si diramava da Molfetta, estendendosi in diverse province italiane. L’indagine, culminata con l’arresto di quattordici individui – uomini e donne tra i venti e i cinquanta anni – ha rivelato un’organizzazione complessa, caratterizzata da un’abile commistione di tecniche di marketing e logistica avanzata, volta a eludere i controlli e massimizzare il profitto.Il modus operandi dell’organizzazione si distingueva per l’utilizzo di un linguaggio codificato e creativo, volto a occultare la natura illecita della merce. La cocaina, ad esempio, veniva commercializzata con nomi evocativi di piatti iconici della cucina italiana, trasformando la transazione in una sorta di parodia del piacere gastronomico, un’astuta strategia per banalizzare l’atto illecito e ridurre la diffidenza dei clienti. L’hashish e la marijuana, invece, venivano consegnati a domicilio tramite biciclette elettriche, sfruttando la mobilità agile e discreta di questi mezzi per evitare intercettazioni e raggiungere una clientela dispersa nel tessuto urbano.Le piattaforme di messaggistica istantanea, ormai ubiquitarie nella comunicazione quotidiana, sono state convertite in veri e propri canali di marketing, utilizzati per pubblicizzare gli stupefacenti e gestire gli ordini, dimostrando una spiccata capacità di adattamento alle tecnologie digitali. Gli arresti sono stati eseguiti a Molfetta, Catanzaro, Siena, Brescia, Bisceglie e Bari, indicando una ramificazione territoriale ben più ampia di quanto inizialmente ipotizzato. Due degli indagati, originari di Bisceglie e Bari, sembrano aver ricoperto ruoli cruciali nella fornitura della droga, agendo come nodi logistici fondamentali per il flusso della merce.L’inchiesta, sviluppatasi tra marzo 2023 e gennaio 2024, ha ricostruito una rete capillare di spaccio operante in zone strategiche di Molfetta, come la stazione ferroviaria, il centro storico, la villa comunale e nei pressi di attività commerciali. Gli inquirenti stanno ora lavorando per quantificare l’ammontare degli affari illeciti e per ricostruire con precisione le dinamiche interne all’organizzazione, con particolare attenzione ai ruoli e alle responsabilità di ciascun membro.L’attività investigativa, innescata da un’attenta analisi dei dati raccolti dagli agenti della polizia locale di Molfetta, ha fatto ampio ricorso a tecniche di appostamento, osservazione e intercettazioni, evidenziando l’importanza della collaborazione tra diverse forze di polizia per contrastare efficacemente il fenomeno dello spaccio di stupefacenti. L’operazione solleva interrogativi sulla capacità di adattamento e innovazione utilizzate dai trafficanti per eludere i controlli e sulla necessità di sviluppare strategie investigative sempre più sofisticate per contrastare un mercato che si evolve costantemente.

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