La necessità di un approccio inedito nella politica campana ed escludendo le logiche partitiche consolidate emerge con chiarezza dalle recenti dichiarazioni del Vicepremier Antonio Tajani. Piuttosto che un mero cambio di amministrazione, Tajani sottolinea l’urgenza di un vero e proprio progetto civico, una scelta che trascenda le dinamiche interne ai partiti e si rivolga direttamente all’elettorato, aspirando a rappresentare un’ampia platea di interessi e sensibilità.La sfida che si pone non è tanto la selezione di un candidato, quanto la creazione di un’entità politica capace di superare le divisioni e le rigidità che spesso caratterizzano le formazioni partitiche. L’esperienza dimostra, infatti, che la politica partitica, con le sue gerarchie e le sue priorità interne, può rivelarsi un ostacolo alla capacità di aggregazione necessaria per affrontare le complesse sfide che attendono la regione. La politica partitica, talvolta, tende a privilegiare la difesa della propria posizione all’interno del sistema, piuttosto che la ricerca di soluzioni concrete per il bene comune.Questa prospettiva non si limita alla Campania, ma si estende anche alla città di Milano, suggerendo un modello di governance che vada al di là dei confini regionali e che possa costituire un esempio di innovazione politica. L’obiettivo primario, secondo Tajani, non dovrebbe essere l’affermazione di un particolare simbolo o la rivendicazione di una bandiera ideologica, ma la capacità di ottenere risultati concreti per i cittadini.La scelta di un “nome civico” rappresenta quindi una strategia volta a bypassare le logiche partitiche, a recuperare consensi e a presentare al pubblico un volto nuovo e potenzialmente più rappresentativo delle aspirazioni della comunità. Questo non implica necessariamente la rinuncia ai partiti politici, ma piuttosto una loro riorganizzazione e una loro subordinazione a un progetto più ampio e condiviso.Si tratta di un appello a superare i confini ideologici e a concentrarsi sui bisogni reali della popolazione, cercando soluzioni condivise e basate sul merito. Un approccio che richiede una profonda riflessione sulle dinamiche politiche e sociali della regione, un’analisi lucida delle sfide da affrontare e una capacità di ascolto attenta e costante verso le esigenze dei cittadini. La costruzione di un progetto civico vincente presuppone la capacità di creare un senso di appartenenza e di fiducia, offrendo un’alternativa credibile e concreta alle logiche consolidate del potere. In definitiva, la sfida è quella di reinventare la politica, restituendole al centro della vita civile e rendendola uno strumento efficace per il progresso e il benessere della comunità.
Tajani lancia l’appello: una politica civica per la Campania.
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