Un impetuoso scontro frontale, un catenaccio di violenza cinetica che ha trasformato un rettilineo della statale 656 dir, nei pressi dello stadio Angelini di Chieti, in una scena di drammatica desolazione. La dinamica, ancora in fase di ricostruzione certosina da parte degli inquirenti, sembra delinearsi in un’inversione di marcia improvvisa e incontrollata di una Bmw, che ha sfondato la barriera di sicurezza per invadere la corsia opposta.L’inerzia letale dell’auto, apparentemente fuori controllo, ha generato una cascata di impatti. La prima vittima è stata una Toyota, sbalzata in aria in un volo angosciante fino a schiantarsi contro il guardrail, prima di precipitare in un’area laterale. Successivamente, l’auto tedesca ha travolto una Ford Fiesta, fortunatamente occupata da due giovani, miracolosamente sopravvissuti all’orrore, e si è infine arrestata, dopo un percorso di circa ottanta metri, contro un massiccio muro di cemento che segna il confine della carreggiata.Il bilancio è tragico: quattro vite spezzate. A bordo della Toyota, Sergio Liberatoscioli, sessantanovenne alla guida, e le sue nipoti, Bianca e Maria, entrambe ottantenni, residenti a Guardiagrele. Il conducente della Bmw, Thomas Bojano, ventisettenne di Lettomanoppello, è stato estratto dalle lamiere contorte e trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso di Pescara, dove, nonostante un’ora di frenetiche manovre di rianimazione, è deceduto. I due occupanti della Ford Fiesta, un ragazzo e una ragazza, sono stati dichiarati miracolosamente illesi, testimoni involontari di un evento traumatico destinato a segnarli profondamente.L’intervento dei soccorsi, tempestivo e coordinato, ha visto schierati sul posto la Polizia Locale di Chieti, l’elisoccorso, due ambulanze del 118 e i vigili del fuoco, impegnati in un’operazione delicata e rischiosa per liberare i corpi intrappolati nelle auto accartocciate. La gravità dell’impatto ha lasciato poco spazio alla speranza, evidenziando la potenza distruttiva di un evento così improvviso e inatteso.Le autorità competenti hanno disposto il sequestro delle tre autovetture coinvolte e del telefono cellulare del conducente della Bmw, al fine di raccogliere elementi utili per ricostruire con esattezza le circostanze che hanno portato a questa immane tragedia. L’indagine, ora in pieno svolgimento, dovrà fare luce sulle cause dell’inversione di marcia, escludendo o confermando ipotesi quali un malore improvviso, un guasto meccanico o una potenziale negligenza alla guida. L’analisi dei dati recuperati dal telefono potrebbe fornire indizi cruciali per comprendere meglio gli ultimi istanti di vita del giovane conducente e ricostruire la sequenza degli eventi che hanno condotto a questo tragico epilogo.
Tragico scontro sulla 656: quattro morti, scene di orrore.
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