La crescente sofisticazione delle truffe finanziarie rappresenta una sfida cruciale per la stabilità del sistema bancario e la fiducia dei cittadini. Un convegno tenutosi ad Aosta ha affrontato il tema, evidenziando l’urgenza di un’educazione finanziaria diffusa e di strumenti efficaci per la prevenzione. Paolo Emilio Mistrulli, vice direttore della filiale locale di Banca d’Italia, ha sottolineato come l’erosione della fiducia nel sistema bancario, causata anche da un singolo episodio di truffa, possa avere ripercussioni profonde sull’economia.Banca d’Italia ha quindi lanciato un’iniziativa di sensibilizzazione rivolta a tutti, sia cittadini che imprese, nel tentativo di contrastare questo fenomeno. I dati presentati da Costanza Alessi, del servizio di tutela individuale dei clienti, rivelano un’incidenza delle truffe pari allo 0,001% sulle transazioni complessive. Sebbene apparentemente modesta, questa percentuale non minimizza il danno psicologico e finanziario che ogni singola vittima subisce.L’analisi dei contenziosi, che lo scorso anno hanno visto coinvolti circa 4100 ricorsi, di cui il 30% legati a truffe, indica tuttavia una diminuzione dell’11%, un segnale incoraggiante che suggerisce l’efficacia delle misure finora adottate. Nonostante questo, l’evoluzione delle tecniche fraudolente richiede un costante aggiornamento delle strategie di prevenzione.Un elemento particolarmente preoccupante, come evidenziato da Assunta Esposito, dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica del Piemonte e Valle d’Aosta, è l’incremento delle truffe perpetrate da falsi broker economici. Queste figure, abilmente mascherate dietro piattaforme online apparentemente legittime, inducono le vittime a investire somme ingenti in prodotti finanziari inesistenti o fasulli, come dimostra la recente denuncia per un milione di euro.La prevenzione, quindi, passa attraverso un’informazione chiara e accessibile, che sensibilizzi i cittadini ai segnali d’allarme, come promesse di guadagni facili, pressioni per investimenti affrettati e richieste di informazioni personali sensibili. È fondamentale promuovere una cultura della prudenza e della verifica delle informazioni, incoraggiando i cittadini a rivolgersi a fonti ufficiali e a non fidarsi mai di offerte troppo allettanti. Il rafforzamento delle competenze digitali e la consapevolezza dei rischi connessi alla navigazione online rappresentano, infine, elementi chiave per proteggere il patrimonio finanziario individuale e collettivo.
Truffe finanziarie: allarme Banca d’Italia e sfida all’educazione
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