Un Fiore a San Servolo: Un Inno alla Bioarchitettura nella Laguna VenetaL’isola di San Servolo, perno storico e spirituale nel cuore della Laguna di Venezia, si arricchisce di un’opera che ridefinisce il concetto di integrazione architettonica e sostenibilità: “Un Fiore a San Servolo”, un anfiteatro innovativo ideato dall’architetto Mario Cucinella. L’inaugurazione, collocata nel contesto dei Green Design Days, in sinergia con la Mostra Internazionale di Architettura della Biennale, non è solo un evento, ma una dichiarazione d’intenti che celebra l’armonioso connubio tra natura, tecnologia e cultura.La struttura, che evoca le delicate corolle floreali, non si impone al paesaggio lagunare, bensì ne emerge con grazia, come un’estensione organica del territorio. L’aspetto formale è profondamente legato alla funzione: l’anfiteatro si configura come uno spazio di incontro e dialogo, un luogo dove la comunità può riunirsi, condividere esperienze e celebrare la bellezza del paesaggio.L’elemento distintivo del progetto risiede nell’approccio costruttivo rivoluzionario. Abbandonando le tecniche tradizionali, “Un Fiore a San Servolo” è frutto di un processo di fabbricazione additiva, realizzato interamente attraverso la stampa 3D. Ogni singolo elemento è stato plasmato utilizzando un materiale innovativo: un composto certificato a base di calce naturale, un materiale a basso impatto ambientale, intrinsecamente legato alla storia costruttiva del territorio veneto.Il progetto è concepito attorno a un modulo base, un’unità intelligente progettata per l’incastro, creando una struttura autoportante e modulare. La produzione, quasi un’impresa tecnologica, si è svolta direttamente sull’isola, grazie all’impiego continuativo di una stampante 3D per quasi duecento ore, minimizzando drasticamente le emissioni legate al trasporto e garantendo un controllo meticoloso sulla qualità dei componenti. La scelta di un assemblaggio “a secco”, senza l’uso di adesivi o malte, sottolinea l’attenzione alla reversibilità e alla potenziale riutilizzazione dei materiali, aprendo la strada a un modello di architettura circolare.“Abbiamo dato forma a una struttura che respira con la Laguna”, afferma Cucinella, “un’architettura che non domina, ma si integra, che racconta una storia di resilienza e innovazione.” Questo approccio va oltre l’estetica, abbracciando la responsabilità sociale e ambientale. Il progetto non è solo un intervento architettonico, ma un laboratorio aperto, un esempio tangibile di come la tecnologia, l’artigianato e il design possano convergere per creare spazi che nutrono la comunità e rispettano il pianeta.Il successo di “Un Fiore a San Servolo” è frutto di una collaborazione sinergica. L’azienda Erratic srl, con la sua competenza nella stampa 3D, ha fornito la tecnologia e il know-how tecnico essenziali. Un team di imprese locali ha contribuito con soluzioni, servizi e risorse, consolidando il progetto come un’iniziativa veramente collaborativa, un esempio di come il design sostenibile possa diventare motore di sviluppo locale e innovazione nel panorama architettonico contemporaneo.
Un Fiore a San Servolo: Architettura e Innovazione nella Laguna
Pubblicato il
