Il Consiglio Regionale della Valle d’Aosta ha recentemente approvato una revisione cruciale della legislazione che regola l’organizzazione dei servizi per l’impiego e la formazione professionale, un intervento volto a rafforzare l’inclusione sociale e l’accesso al mercato del lavoro per le fasce più vulnerabili della popolazione. La decisione, supportata da 24 voti favorevoli e nove astensioni (provenienti da Lega VdA e Forza Italia), si concretizza in una modifica all’articolo 14 della legge regionale 11/2024, relativa ai progetti di utilità pubblica, con l’obiettivo di ottimizzare l’inserimento lavorativo di individui a rischio di esclusione sociale e professionale.Il provvedimento si propone di sfruttare appieno il potenziale dei progetti di pubblica utilità, storicamente riconosciuti come un’opportunità preziosa per la regione. Questi progetti offrono un duplice beneficio: permettono agli enti locali di realizzare interventi di manutenzione del territorio e di fornire servizi essenziali alla comunità, e contemporaneamente offrono un percorso di reinserimento lavorativo per le persone iscritte ai centri per l’impiego, spesso gravate da difficoltà complesse.L’iter legislativo è stato preceduto da un’intensa collaborazione con l’INPS, al fine di semplificare le procedure di attuazione e garantire una maggiore efficienza nell’erogazione dei servizi agli enti locali. Un aspetto fondamentale introdotto dalla revisione è la possibilità per la Regione di coprire gli oneri contributivi derivanti dalla partecipazione a questi progetti, anche in assenza di un rapporto di lavoro formale. Questa scelta strategica mira a consentire agli utenti di acquisire i requisiti contributivi necessari per accedere alla pensione, aprendo nuove prospettive di stabilità finanziaria.L’implementazione di questa misura si avvarà del modello dei “cantieri di lavoro”, una soluzione già sperimentata con successo in altre regioni italiane. Secondo l’Assessore alla Formazione e Lavoro, Luigi Bertschy, si tratta di un intervento tecnico-amministrativo, piuttosto che politico, che riflette un impegno concreto verso le fasce di popolazione più deboli. La norma mira a creare nuove opportunità di politica attiva, in accordo con gli enti locali, e a semplificare i rapporti tra INPS, Regione e Comuni.Stefano Aggravi (Rassemblement valdôtain) ha sottolineato l’importanza di definire chiaramente le modalità di realizzazione dei progetti e gli obblighi previdenziali assicurativi. L’adeguamento tecnico apportato dal disegno di legge assicura la piena applicabilità della norma, in linea con i chiarimenti richiesti a livello nazionale. Il ricorso ai cantieri di lavoro è considerato uno strumento straordinario e temporaneo, e l’attenzione ai dettagli procedurali mira a prevenire problematiche future. In sintesi, la riforma legislativa rappresenta un passo avanti significativo verso una politica del lavoro più inclusiva e orientata all’innovazione, con l’obiettivo di creare opportunità concrete per i cittadini valdostani che si trovano in condizioni di fragilità sociale e professionale. I bandi per l’assegnazione dei progetti e delle azioni sono in fase di preparazione e si prevede un’attivazione definitiva nel corso del prossimo mese.