A Fabriano, nel cuore delle Marche, si manifesta un episodio emblematico di un disagio più ampio che attanaglia il tessuto democratico. Tre atti vandalici, ripetuti e mirati, hanno preso di mira i manifesti elettorali della CGIL, espressione pubblica di una posizione chiara e precisa sui referendum in votazione. La denuncia, sollevata dal responsabile della Camera del Lavoro territoriale, Pierpaolo Pullini, non riguarda tanto la distruzione materiale dei cartelloni, ma il clima di intolleranza e la difficoltà di confronto che tali gesti rivelano.L’atto vandalico, ripetuto in maniera insistente, non è un mero danneggiamento di proprietà, ma un tentativo di soffocare la voce di una componente sindacale che si fa interprete delle istanze di lavoratori e cittadini. Il gesto denota un rifiuto a confrontarsi apertamente e con argomentazioni sostanziose sui temi cruciali sollevati dai quesiti referendari. La mancanza di un dibattito costruttivo, l’assenza di voci che si esprimano apertamente a sostegno del “No”, alimentano un’atmosfera di polarizzazione e impediscono una comprensione reciproca. Questo fenomeno, purtroppo, riflette una tendenza preoccupante: la riduzione del confronto politico a slogan e approssimazioni, la difficoltà di ascoltare e valutare punti di vista diversi. La Costituzione Italiana sancisce il diritto inalienabile di espressione, garantendo a ciascuno la libertà di manifestare le proprie convinzioni, anche quando queste divergono da quelle della maggioranza. Questo diritto, lungi dall’essere un privilegio, è un pilastro fondamentale di una società libera e democratica, un antidoto contro l’autoritarismo e la censura.La CGIL, ribadendo la propria ferma condanna di tali atti, invita con forza tutti i cittadini a esercitare il proprio diritto di voto, a partecipare attivamente alla vita democratica del Paese. Non si tratta di un mero atto formale, ma di un’occasione concreta per far sentire la propria voce, per contribuire a plasmare il futuro della comunità. È un appello alla responsabilità civica, un invito a superare le barriere dell’intolleranza e a costruire un dialogo aperto e rispettoso, fondato sulla condivisione di valori e sulla ricerca del bene comune. Solo attraverso un dibattito pubblico vivace e costruttivo sarà possibile affrontare le sfide complesse che il nostro Paese si trova ad affrontare, garantendo un futuro di prosperità e giustizia sociale per tutti. La resilienza e la determinazione, in questo contesto, rappresentano l’arma più efficace contro chi cerca di silenziare le voci democratiche.
Vandalismo a Fabriano: attacco alla CGIL, minaccia alla democrazia.
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