La crescente incertezza che avvolge il panorama internazionale, segnata da conflitti e tensioni sempre più acute, impone un’azione determinata e una visione lungimirante. Il rischio di un’escalation incontrollabile, con ripercussioni globali di incalcolabile portata, non può essere ignorato. In questo contesto, la proposta del sig. Paolo Petiziol per l’attivazione di un vertice di pace tra Russia e Ucraina ad Aquileia assume un significato cruciale e merita il nostro pieno sostegno. I sindaci di Gorizia, Rodolfo Ziberna, e di Nova Gorica, Samo Turel, consapevoli della responsabilità che incombe sulle istituzioni locali, intendono trasformare il progetto “Go! 2025”, Capitale Europea della Cultura, in un faro di speranza e dialogo. Non si tratta di un mero gesto simbolico, ma di un impegno concreto a contribuire alla risoluzione di un conflitto che trascende i confini geografici, investendo l’intera comunità internazionale.La scelta di Aquileia come luogo ideale per un simile incontro non è casuale. La basilica, custode di secoli di storia e simbolo di resilienza, rappresenta un potente richiamo alla necessità di riconciliazione e alla forza della cultura come motore di pace. L’eredità millenaria del territorio, crocevia di popoli e culture, offre un contesto favorevole alla riflessione e al superamento delle divisioni.La disponibilità del territorio goriziano per ospitare negoziati, precedentemente offerta, si arricchisce ora di questa nuova prospettiva, rafforzata dalla valenza simbolica del sito di Aquileia. Ogni dettaglio, ogni formalità, deve essere subordinato all’obiettivo primario: favorire un dialogo costruttivo tra le parti in conflitto. I sindaci sottolineano la necessità di un ritorno alla diplomazia, strumento essenziale per disinnescare le dinamiche di guerra e ripristinare un clima di fiducia reciproca. Il percorso verso la pace è arduo, costellato di ostacoli e disillusioni, ma l’esperienza maturata lungo il confine goriziano offre un esempio incoraggiante. Le comunità di Gorizia e Nova Gorica, pur portando il peso di un passato doloroso, hanno dimostrato la capacità di superare le avversità, trasformando l’impossibile in realtà. Questa resilienza, questa capacità di guardare al futuro con speranza, impone un obbligo morale: estendere il messaggio di pace e riconciliazione a un mondo tormentato da conflitti e odio. La sfida è ardua, ma l’impegno dei sindaci e dell’intera comunità goriziana è saldo: trasformare l’utopia della pace in una realtà tangibile, un faro di speranza per un futuro più giusto e pacifico. Il progetto “Go! 2025” si configura, pertanto, come un’occasione irripetibile per l’Europa e il mondo intero.
Vertice di Pace ad Aquileia: Un Faro di Speranza per l’Europa
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