Gli Stati Uniti hanno deciso di porre il veto sulla bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che raccomandava l’adesione completa della Palestina alle Nazioni Unite. Nonostante i 12 voti a favore ottenuti da paesi come Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea e Giappone e le due astensioni da parte del Regno Unito e della Svizzera, gli Stati Uniti hanno espresso il loro netto rifiuto.La brevissima proposta presentata dall’Algeria aveva l’intento di suggerire all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di accettare la Palestina come membro a pieno titolo dell’organizzazione internazionale. Tuttavia, affincheeacute; la Palestina potesse essere ammessa alle Nazioni Unite in modo definitivo, era necessario ottenere un voto favorevole unanime dal Consiglio di Sicurezza (con almeno nove voti favorevoli e nessun veto) e successivamente essere approvata dall’Assemblea Generale con una maggioranza qualificata dei due terzi.Questa situazione ha evidenziato ancora una volta le complesse dinamiche politiche e diplomatiche che circondano la questione palestinese e l’adesione alla comunità internazionale. La decisione degli Stati Uniti di porre il veto ha suscitato reazioni contrastanti tra i vari attori coinvolti nel processo decisionale delle Nazioni Unite, mettendo in luce le divergenze di opinioni e interessi che caratterizzano il panorama geopolitico mondiale.