12 ottobre 2024 – 08:20
Nelle terre di Agliano Terme è nata un’idea geniale qualche anno fa, un connubio geografico e culinario che ha superato ogni immaginazione: Norvegia e Astigiano. Il merluzzo, declinato in stoccafisso e baccalà, unito in matrimonio con il nettare delle colline: un vino profumato, delicatamente toccato dal legno, dai tannini moderati che si sposa alla perfezione con la femminilità. Questo spirito ha ispirato una sfida culinaria tra giovani chef aspiranti. La gara è nata come parte del Barbera Fish Festival, evento creato dieci anni fa ad Agliano per celebrare questi sapori rivoluzionari a base di pesce.Cinque scuole alberghiere si sono sfidate per la prima volta, tra cui una proveniente dall’estremo nord norvegese, dove i colori del cielo cambiano con un battito di ciglia e il mare è freddo e profondo. I padroni di casa hanno messo a disposizione le loro cucine con vista sui vigneti; l’accademia di Alba; l’istituto di Varazze; l’istituto Prat di Ivrea e la scuola Ishavsbyen di Troms. Dieci piatti in gara: cinque a base di stoccafisso e cinque a base di baccalà. Le creazioni sono state straordinarie poiché i professori e i giurati, guidati da Ivano Ricchebono, chef stellato Michelin del ristorante The Cook a Genova nonché ambasciatore di questo connubio, hanno introdotto due ingredienti obbligatori a sorpresa: la bietola rossa e la nocciola.I team dei giovani cuochi hanno dovuto far ricorso alla loro fantasia, toccando quasi il rischio calcolato ma senza trascurare le basi tecniche. È stata una competizione avvincente che ha visto emergere talenti promettenti pronti a stupire con piatti innovativi che esplorano le tradizioni culinarie sotto nuove prospettive. La sinergia tra culture così diverse ha dato vita a creazioni gastronomiche uniche che hanno incantato i palati dei giudici e degli spettatori presenti all’evento. Questa competizione non è solo una celebrazione della cucina ma anche un ponte tra mondi lontani che si incontrano attraverso il linguaggio universale del cibo.