Il ministro Gilberto Pichetto Fratin sottolinea che il “nuovo nucleare” rappresenta una risorsa fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici, affermando che il governo attualmente sta conducendo studi e valutazioni in merito. In Europa, la produzione di energia nucleare si attesta mediamente al 20%, con circa 100 reattori attivi e altri in fase di costruzione. Tuttavia, in alcuni Paesi europei questa percentuale raggiunge addirittura il 50%, evidenziando l’importanza strategica di questa fonte energetica.Durante il suo intervento al convegno “Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico” organizzato da iWeek presso l’Università di Pavia, Pichetto Fratin ha sottolineato come le politiche dell’Unione Europea siano orientate verso una sostituzione degli idrocarburi con l’elettricità, un cambiamento che favorisce particolarmente quei Paesi meno dipendenti dai flussi geopolitici nel determinare i prezzi energetici, come ad esempio la Francia.La transizione verso un mix energetico più sostenibile e basato su fonti rinnovabili è dunque un obiettivo cruciale per contrastare i cambiamenti climatici e garantire una maggiore sicurezza energetica a livello nazionale ed europeo. La ricerca e lo sviluppo nel campo del nucleare rappresentano quindi una delle leve principali per raggiungere tali obiettivi, contribuendo alla riduzione delle emissioni nocive e alla creazione di un sistema energetico più efficiente e resiliente alle sfide future.
“Nucleare e cambiamenti climatici: l’importanza strategica per l’Europa”
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