31 gennaio 2024 – 19:45
Il governo ha recentemente approvato un disegno di legge per la creazione di un Museo del Ricordo dedicato alle foibe, con l’obiettivo di preservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, nonché dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati dalle loro terre. Questo museo avrà sede a Roma e avrà anche il compito di ricostruire e narrare la storia degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, insieme alla complessa vicenda del confine orientale italiano.La realizzazione del Museo rappresenta un dovere storico nei confronti degli esuli istriani, fiumani e dalmati che hanno sofferto sotto la dittatura comunista di Tito. È fondamentale che queste tragedie non siano dimenticate ma conosciute dalle nuove generazioni. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sottolinea l’importanza di preservare questa memoria collettiva.Per finanziare il progetto del Museo saranno impiegati in totale 8 milioni di euro nel corso dei prossimi anni. Inoltre, è prevista una spesa annua di 50mila euro per garantirne il funzionamento. La gestione del Museo sarà affidata a una Fondazione costituita dal ministero della Cultura, in collaborazione con il Mic (Ministero per i beni culturali), la Regione Lazio e altri soggetti pubblici e privati.La decisione di ubicare il Museo a Roma anziché a Trieste o in Friuli ha una valenza simbolica, poiché pone nella Capitale il ricordo di una tragedia che non riguarda solo una piccola porzione di confine o l’esodo del popolo giuliano-dalmata, ma è parte integrante del patrimonio nazionale italiano. Questo sottolinea il senatore di FdI, Roberto Menia.Tuttavia, non mancano voci critiche. Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista, sostiene che utilizzare le foibe come uno strumento per trasformare la vicenda in una sorta di “shoah italiana” sia un grave errore storico e politico. Secondo lui, questa operazione mira a minimizzare il ruolo della lotta partigiana e a cancellare le radici antifasciste della Repubblica italiana.Nonostante queste divergenze di opinione, è importante che il Museo del Ricordo diventi un luogo in cui la storia delle foibe possa essere approfondita e compresa da tutti. È fondamentale preservare la memoria delle vittime e assicurarsi che le future generazioni conoscano e comprendano appieno gli eventi tragici legati a questo periodo oscuro della storia italiana.