Il ministero della morale talebano in Afghanistan ha recentemente annunciato l’attuazione di una nuova legge che vieta ai media di pubblicare immagini di qualsiasi essere vivente. Questa decisione, presa dal Ministero per la Propagazione della Virtù e la Prevenzione del Vizio, è stata comunicata dal portavoce Saiful Islam Khyber all’Afp. Secondo quanto dichiarato da Khyber, questa normativa riguarderà l’intero territorio afghano e verrà introdotta gradualmente.La motivazione alla base di questa legge è legata alla conformità con i principi della legge islamica, che considera le immagini degli esseri viventi come contrarie ai dettami religiosi. Questa mossa rappresenta un ulteriore passo verso la stretta osservanza dei precetti religiosi nel Paese e potrebbe avere profonde implicazioni sul mondo dei media e sulla libertà di espressione in Afghanistan.Questa decisione solleva importanti questioni riguardanti i diritti umani e la libertà individuale, ponendo l’accento su come il rispetto delle credenze religiose possa influenzare la società e le sue istituzioni. È evidente che il governo talebano sta cercando di imporre una visione specifica del mondo attraverso misure restrittive come queste, suscitando preoccupazioni sulla limitazione della diversità culturale e dell’apertura al dialogo all’interno del Paese.In un contesto internazionale sempre più attento alle violazioni dei diritti umani e alla libertà di stampa, questa nuova normativa afghana potrebbe destare preoccupazione e richiamare l’attenzione della comunità internazionale sulla situazione dei media e dei diritti civili in Afghanistan. Resta da vedere come questa decisione influenzerà il panorama mediatico del Paese e se porterà a una maggiore censura o a una resistenza da parte delle organizzazioni giornalistiche locali e internazionali.
Nuova legge in Afghanistan: divieto di pubblicare immagini di esseri viventi. Implicazioni sulla libertà di stampa e diritti umani.
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