09 maggio 2024 – 21:12
Durante l’audizione davanti alla Commissione bicamerale di inchiesta sui casi delle scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, Maria Antonietta Gregori e Pietro Orlandi, insieme alle sorelle Federica, Maria Cristina e Natalina, hanno gettato nuova luce su una vicenda intricata che ha segnato le loro vite per decenni. In particolare, è stata avanzata la richiesta di ascoltare Sonia De Vito, l’amica intima di Mirella che potrebbe avere informazioni cruciali sul misterioso appuntamento fissato dalla sorella il fatidico 7 maggio 1983.Pietro Orlandi ha presentato alle commissioni tre linee investigative su cui si è concentrato negli ultimi mesi. La prima riguarda una presunta trattativa tra il magistrato Giancarlo Capaldo e il Vaticano in relazione all’apertura della tomba di Renatino De Pedis nella basilica di Sant’Apollinare. La seconda pista si dirige verso una serie di messaggi Whatsapp scambiati tra Francesca Immacolata Chaouqui e monsignor Lucio Vallejo Balda nel 2013 quando entrambi erano membri della Cosea vaticana. Infine, la terza ipotesi investigativa porta a Londra.La narrazione si fa più complessa quando emerge un presunto ex Nar contattato da Orlandi che avrebbe fornito indizi su una rete di spese sostenute dal Vaticano nella capitale britannica. Tuttavia, i documenti rinvenuti sono stati contraddittoriamente bollati come falsi dallo stesso Vaticano, sollevando dubbi sulla loro autenticità e aprendo a possibili teorie del complotto.Il presidente Andrea De Priamo ha deciso la secretazione della seduta nel momento in cui Orlandi stava per rivelare il nome dell’uomo coinvolto nella vicenda. Le richieste di ascolto rivolte a Chaouqui e Capaldo evidenziano la volontà di chiarire ogni dettaglio legato alle due storie che si intrecciano in un labirinto di mistero durato oltre quattro decenni.Le famiglie Gregori e Orlandi hanno dovuto fare i conti con un avvocato dalle ambigue alleanze, Gennaro Egidio, il cui ruolo resta ancora avvolto nell’ombra dei servizi segreti. Le ricerche nei vecchi articoli giornalistici testimoniano la costante ricerca della verità da parte dei familiari delle ragazze scomparse.Natalina ha accennato alla possibilità di una “tratta delle bianche” a Roma già all’epoca delle sparizioni, suggerendo la presenza di oscuri traffici che potrebbero aver coinvolto le due giovani donne. Il passaggio degli anni non ha affievolito il desiderio delle famiglie di giungere finalmente alla verità nascosta dietro quegli eventi drammaticamente indecifrabili.