08 marzo 2025 – 17:45
Il simposio tenutosi presso l’NH Santo Stefano di Torino ha affrontato in maniera approfondita le nuove e complesse sfide legate al disturbo cognitivo, concentrandosi soprattutto sull’Alzheimer. Questa patologia costituisce un’enorme sfida a livello globale per il settore sanitario, coinvolgendo circa 48 milioni di individui nel mondo, di cui ben 600 mila solamente in Italia. Nel contesto piemontese, le persone affette da demenza rappresentano una crescente problematica per il sistema socio-sanitario della regione. Secondo l’ultimo studio dell’Istituto Superiore di Sanità ISS, datato 2024, si stima che vi siano oltre 92 mila casi di demenza tra gli individui sopra i 65 anni e più di 1.700 casi di demenza precoce tra i 35 e i 64 anni. L’analisi della distribuzione dei casi nelle varie province piemontesi evidenzia che quella di Torino risulta essere la più colpita da questa condizione debilitante.Per quanto concerne la prevenzione, è stato rilevato che nel Piemonte il 51,7% dei casi può essere collegato a fattori modificabili come la mancanza di attività fisica, l’isolamento sociale, l’ipertensione, l’obesità, il diabete e l’inquinamento ambientale. La demenza non rappresenta solo una sfida dal punto di vista sanitario ma anche sociale ed economica per le famiglie dei pazienti coinvolti. È necessario adottare strategie preventive mirate e politiche sanitarie efficaci al fine di contrastare questa diffusa malattia neurodegenerativa che impatta pesantemente sulla qualità della vita delle persone colpite e dei loro caregiver. Il coinvolgimento attivo della comunità scientifica e delle istituzioni è fondamentale per promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza della ricerca e dell’intervento precoce nella gestione della demenza e delle sue implicazioni a livello individuale e sociale.
