28 febbraio 2025 – 20:45
Nel cuore della Valle di Susa, a Torino, si susseguono nuovi ritrovamenti di resti ossei e frammenti di indumenti nel contesto delle indagini legate alla misteriosa scomparsa di Mara Favro, una donna di 51 anni di cui non si hanno notizie dal marzo del 2024. Le autorità competenti hanno disposto che tali reperti siano sottoposti a un esame genetico approfondito allo scopo di verificare se possano essere ricondotti alla cinquantunenne scomparsa. La ricerca del corpo di Mara Favro ha portato al rinvenimento anche di un reggiseno tra i boschi della zona, mentre ulteriori resti sono stati individuati durante le ricerche condotte nel territorio di Gravere, coordinate dalla Procura di Torino e supportate dalle unità specializzate dei Vigili del Fuoco.La famiglia e gli investigatori continuano a sperare in un epilogo che possa gettare luce sul destino della donna scomparsa: “Lei non c’è più, ma non avrebbe mai abbandonato nostra figlia”, dichiarano con commozione i familiari. Le nuove ricerche sono state avviate in previsione dell’innalzamento del livello del fiume dovuto alle imminenti precipitazioni e allo scioglimento delle nevi, oltre al rilascio d’acqua dalla diga del Gorge.I resti ossei precedentemente recuperati sono ancora oggetto di valutazione medico-legale al fine di determinarne l’origine e l’appartenenza. Il caso della scomparsa di Mara Favro rimane avvolto nel mistero da otto lunghi mesi, ma una nuova traccia emersa dai dati del suo cellulare ha spinto gli inquirenti a concentrare le ricerche nei boschi circostanti. In questo intricato puzzle investigativo, ogni dettaglio potrebbe essere la chiave per risolvere il enigma che circonda la sparizione della donna torinese.
