09 dicembre 2024 – 10:45
L’arcivescovo di Torino, dopo aver ricevuto la berretta rossa e l’anello cardinalizio da papa Francesco nel suggestivo Palazzo apostolico, si è espresso con profonda saggezza e umiltà riguardo al suo nuovo ruolo all’interno del Sacro Collegio. A soli 57 anni, diventa uno dei più giovani membri di tale prestigiosa istituzione ecclesiastica, insieme ad altri venti nuovi porporati che hanno recentemente preso parte al conclave. Con un totale di 140 elettori sotto i 80 anni provenienti da ogni angolo del mondo, la maggioranza è stata nominata dal pontefice argentino.Il cardinale ha sottolineato l’importanza di non lasciarsi abbagliare dal prestigio e dal potere, come gli ha consigliato il Santo Padre. È cruciale mantenere lo spirito di servizio e umiltà per non perdere di vista ciò che realmente conta: seguire l’esempio di Cristo e essere vicini alle persone, soprattutto ai più bisognosi e vulnerabili. Il recente Rapporto Caritas ha rivelato che quasi un italiano su dieci vive in condizioni di povertà assoluta, un grido che richiede attenzione immediata.La povertà non rappresenta solo una questione economica ma mina profondamente la dignità umana. Dovrebbe essere una priorità assoluta per le istituzioni politiche, civili e religiose garantire un sostegno adeguato a coloro che versano in situazioni precarie. In particolare i giovani necessitano di sentirsi accolti ed ascoltati, spesso vittime di una solitudine silenziosa priva di punti fermi.Le disuguaglianze sono un tema cruciale da affrontare: non solo a livello economico ma anche nell’accesso all’istruzione, alla sanità e al lavoro. Esistono disparità inaccettabili che creano ferite profonde nella società contemporanea. È necessario agire con politiche mirate a ridurre le cause strutturali delle disuguaglianze, ponendo al centro della riflessione la persona umana e il bene comune.