Nvidia e AMD colpite dal nuovo embargo statunitense sui chip

Il mercato azionario statunitense sta vivendo un momento di grande incertezza a seguito dell’introduzione di nuove restrizioni all’esportazione di chip da parte dell’amministrazione Trump. Le società di tecnologia che sono state più colpite da questa decisione sono Nvidia e Amd, le quali hanno subito una perdita significativa dei loro titoli azionari.Nvidia, specializzata nella produzione di GPU per l’industria della visualizzazione grafica e il settore informatico, ha visto i suoi prezzi azionari scendere del 7% a Wall Street. Questa forte reazione del mercato è dovuta alla paura che le nuove restrizioni possano limitare la capacità di Nvidia di esportare i suoi prodotti in Cina, un mercato cruciale per la società.Analogamente, Amd ha subito una perdita ancora più significativa con il suo prezzo azionario che è crollato dell’8,1%. La società, nota per la produzione di processori e altri componenti per l’industria informatica, dipende in larga misura dalle esportazioni verso la Cina. Le nuove restrizioni hanno creato un clima di incertezza tra gli investitori che sono preoccupati per il futuro delle entrambe le società.Le restrizioni introdotte dall’amministrazione Trump hanno limitato l’esportazione di tecnologie sensibili verso la Cina, comprese quelle utilizzate nella produzione di chip. Ciò significa che Nvidia e Amd potrebbero non essere più in grado di esportare i loro prodotti nel paese asiatico senza ottenere una licenza speciale.Le conseguenze di questa decisione saranno profonde per entrambe le società, poiché la Cina rappresenta un mercato cruciale per la maggior parte dei loro prodotti. Gli analisti prevedono che queste nuove restrizioni potrebbero portare a una riduzione delle vendite e dei guadagni di Nvidia e Amd nel corso del prossimo futuro.In conclusione, l’introduzione di nuove restrizioni all’esportazione di chip da parte dell’amministrazione Trump ha creato un ambiente incerto per le società di tecnologia come Nvidia e Amd. Gli investitori devono tenerne conto e prepararsi a una possibile riduzione dei prezzi azionari delle due società nel prossimo futuro.