02 maggio 2024 – 13:31
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha confermato le previsioni di crescita per l’Italia e ha sottolineato l’importanza di attuare riforme strutturali e di utilizzare in modo oculato i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per sostenere l’economia, ora che il Superbonus non è più un traino significativo. Le prospettive per la crescita del Pil a livello mondiale indicano una stabilità al 3,1% nel 2024 rispetto al 2023, con una leggera ripresa al 3,2% nel 2025 grazie a una maggiore crescita dei redditi reali e alla diminuzione dei tassi d’interesse. Le politiche macroeconomiche dovrebbero mantenere un tono restrittivo in molte economie, con un graduale calo dei tassi reali nei prossimi anni e un moderato consolidamento fiscale nella maggior parte dei Paesi.L’OCSE osserva segnali positivi che indicano un miglioramento generale del quadro economico globale, nonostante una crescita ancora contenuta. Gli effetti delle condizioni monetarie più strette si fanno sentire soprattutto nei settori immobiliare e creditizio, ma l’economia globale mostra una certa resilienza, con un’inflazione in diminuzione rispetto alle previsioni iniziali e un aumento della fiducia nel settore privato. Per quanto riguarda l’Italia, l’economia nazionale rimane debole con una crescita prevista dello 0,7% quest’anno e un’accelerazione al 1,2% il prossimo.L’aumento dell’inflazione degli ultimi due anni ha eroso i redditi reali degli italiani, mentre le condizioni finanziarie restano difficili e molti aiuti eccezionali legati alla pandemia da Covid-19 e alle crisi energetiche sono stati ridotti. Questo impatta sui consumi e sugli investimenti privati. Il previsto incremento dei salari reali e degli investimenti pubblici derivanti dai fondi del Next Generation EU potrà solo parzialmente compensare queste sfide economiche. È quindi necessario adottare misure mirate per favorire la ripresa economica e garantire uno sviluppo sostenibile nel lungo termine.
