Un’operazione senza precedenti contro la frode fiscale ha coinvolto le autorità investigative di 16 Paesi dell’Unione Europea, sotto la guida della Procura europea (Eppo) e con il sostegno di Europol. L’operazione, denominata Admiral 2, ha portato allo smantellamento di una rete criminale sospettata di aver commesso frodi fiscali per un valore record di 297 milioni di euro nel settore dell’Iva. Questa rete operava attraverso oltre 400 aziende attive in 15 Stati membri, principalmente nel commercio di prodotti elettronici.Europol ha reso noto che durante l’operazione sono stati effettuati 32 arresti e sequestrati smartphone e altri dispositivi tecnologici del valore totale di oltre 47,5 milioni di euro. Inoltre, sono state confiscate numerose auto di lusso e rinvenuti ben 126.965 euro in contanti. Le autorità competenti hanno anche provveduto a bloccare 62 conti bancari per un ammontare complessivo superiore ai 5,5 milioni di euro.Questa massiccia operazione antifrode dimostra l’impegno delle istituzioni europee nel contrastare attivamente le pratiche illecite che minano l’integrità del sistema fiscale comunitario. Grazie alla collaborazione tra le diverse agenzie investigative e al coordinamento a livello internazionale, è stato possibile infliggere un duro colpo a una rete criminale che aveva messo in atto sofisticati meccanismi fraudolenti per eludere le normative fiscali vigenti.L’Europa si conferma quindi come baluardo nella lotta contro la frode fiscale transnazionale, dimostrando che nessuno è al di sopra della legge e che le azioni illegali non resteranno impunite. La determinazione delle autorità europee nel perseguire i responsabili di queste attività illecite invia un chiaro messaggio: la frode fiscale non sarà tollerata e chiunque cerchi di eludere le regole sarà individuato e punito con fermezza.
Operazione Admiral 2: duro colpo alla frode fiscale transnazionale
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