11 aprile 2024 – 10:19
Un’operazione di corruzione è stata smascherata dalle forze dell’ordine in diversi Comuni siciliani, dove funzionari pubblici sono stati coinvolti in un sistema di tangenti per favorire determinate imprese e accelerare pratiche burocratiche. Tra i protagonisti di questa rete illecita ci sono il responsabile e alcuni dipendenti di una cooperativa sociale di Partinico che si occupa di servizi per anziani, disabili e minori, noncheeacute; una serie di pubblici ufficiali coinvolti in attività illecite. L’indagine condotta dalla Procura di Palermo ha portato all’emissione di ordinanze cautelari e misure restrittive nei confronti dei presunti colpevoli.Le manette sono scattate per diverse persone, tra cui il legale rappresentante della cooperativa Nido d’Argento, un dipendente della stessa cooperativa e un dirigente del distretto socio sanitario di Agrigento. Altri sono stati posti agli arresti domiciliari, inclusi dipendenti della cooperativa Nido D’Argento, l’ex sindaco di Partinico e vari funzionari pubblici coinvolti nelle attività illecite. Alcuni indagati risultano ancora latitanti.Le accuse mosse ai vari indagati includono associazione finalizzata alla corruzione, corruzione vera e propria, turbata libertà degli incanti e istigazione alla corruzione. Le misure adottate contro di loro includono la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per alcuni funzionari coinvolti nel sistema corruttivo. La vastità delle implicazioni di questo scandalo mette in luce la necessità di combattere con determinazione la corruzione nelle istituzioni pubbliche e garantire la trasparenza e l’integrità nell’amministrazione dei servizi sociali.
