Un’operazione di polizia ha portato all’arresto di un giovane neonazista, 16enne di origini ucraine, coinvolto in una serie di aggressioni extracomunitarie sulla metropolitana M2 di Milano. Prima di attaccare le vittime, il ragazzo mostrava con fierezza una svastica tatuata sul petto e gridava minacce fasciste. Le indagini hanno rivelato un vero e proprio arsenale dell’estrema destra suprematista nella sua abitazione, composto da armi bianche, uno striscione con la scritta ‘Duce’ e persino una copia del Mein Kampf di Hitler.Questo arresto ha scatenato un’indagine su scala nazionale per individuare eventuali complici o membri della rete neonazista. Sono stati perquisiti dodici individui, tra cui dieci minorenni e due maggiorenni, in diverse città italiane. Durante le perquisizioni sono state sequestrate armi da fuoco, mazze, coltelli e simboli legati al neofascismo e al nazismo.La collaborazione tra le forze dell’ordine a livello nazionale ha permesso l’esecuzione delle perquisizioni in varie città come Torino, Roma, Firenze e Venezia. Le persone coinvolte sono tutte indagate per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale ed etnica.Gli agenti della Digos stanno ora analizzando attentamente il materiale informatico sequestrato durante le operazioni per individuare altri membri della rete suprematista. Si teme che il gruppo possa essere più vasto di quanto inizialmente ipotizzato.
Operazione anti-neonazista: arrestato giovane con arsenale estremista e indagini nazionali in corso
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