17 dicembre 2024 – 11:27
La Polizia di Stato, in stretta collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Brescia, ha avviato un’operazione che coinvolge cinque misure cautelari e numerose perquisizioni nelle province di Brescia e Palermo. L’obiettivo è smantellare un’associazione criminale dedita alla commissione di reati contro il patrimonio, tra cui rapine, furti in abitazione ed estorsioni, tutti aggravati dal coinvolgimento del metodo mafioso.L’indagine ha preso avvio da una denuncia presentata da un imprenditore che si è ritrovato teste di animali nel proprio giardino e ha ricevuto ripetute minacce telefoniche, elementi che gli investigatori hanno identificato come tipici del modus operandi mafioso. Le cinque misure cautelari sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari su richiesta del pm antimafia Teodoro Catananti: quattro persone sono state poste in carcere mentre la quinta è stata sottoposta all’obbligo di presentarsi alla Procura Generale.Le persone coinvolte dovranno rispondere a varie accuse tra cui estorsione aggravata dal metodo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, rapina aggravata con l’uso delle armi e usura. Sono inoltre accusate di aver commesso una rapina sotto minaccia d’arma ai danni di un imprenditore derubato di 20mila euro e di aver esercitato pressioni indebite per il recupero di un prestito di 15mila euro con interessi usurai.