Operazione “Casa Fantasma” a Como: 7 arresti per frodi nei bonus edilizi. Sequestrati beni per 28,5 milioni di euro.

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19 settembre 2024 – 10:01

Le Fiamme gialle del Comando provinciale di Como hanno portato a termine un’operazione di grande rilevanza questa mattina, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette individui coinvolti in un presunto sodalizio criminale legato alle frodi nel settore dei bonus edilizi. Il giudice per le indagini preliminari di Como ha anche disposto il sequestro preventivo diretto di beni per un valore complessivo di 28,5 milioni di euro. L’indagine, denominata Casa fantasma e avviata nel 2022, si è concentrata su una società con sede a Como attiva nel settore dell’edilizia che ha registrato un notevole aumento del fatturato negli ultimi anni, superando i 36 milioni di euro nonostante la mancanza di mezzi, attrezzature e personale adeguati.I sospettati avrebbero messo in atto un articolato schema fraudolento finalizzato alla creazione, cessione e monetizzazione di crediti d’imposta falsi relativi a lavori mai effettuati. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte, l’inganno prevedeva innanzitutto la produzione di documentazione amministrativa e contabile completamente falsa al fine di simulare l’esecuzione dei lavori e creare le condizioni necessarie per ottenere i bonus previsti.Sono stati esaminati attentamente 579 comunicazioni presentate dalla società all’Agenzia delle Entrate per generare crediti d’imposta fasulli legati a interventi di ristrutturazione, efficientamento energetico e restauro delle facciate principalmente nelle regioni Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Nella fase successiva dell’inganno, la società avrebbe provveduto a cedere a terzi i crediti d’imposta falsificati ottenuti a scapito dei committenti ignari che si sono visti applicare uno sconto sul totale della fattura.Gli arrestati sono accusati in concorso dei reati di truffa aggravata, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento dell’Iva e indebita compensazione di crediti non spettanti. Questa vicenda mette in luce l’importanza della costante vigilanza e controllo sulle pratiche commerciali al fine di contrastare fenomeni criminali che danneggiano non solo l’economia ma anche la fiducia nella correttezza del sistema imprenditoriale.

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