Un’operazione di salvataggio notturno in condizioni estreme è stata definita come una vera e propria impresa a causa del buio fitto e della natura ostica del canale. Il protagonista di questa vicenda è stato uno scialpinista proveniente dagli Stati Uniti, precipitato nel canale Grassi del Petit Mont Blanc, situato a 2.500 metri di altitudine sul massiccio del Monte Bianco. L’allarme è stato lanciato nella serata di giovedì dopo una telefonata alla Centrale unica del soccorso. Lo scialpinista era scivolato per circa cento metri, riportando gravi traumi alla gamba che gli impedivano qualsiasi movimento. Sul luogo dell’incidente è intervenuto un elicottero trasportante personale medico del 118 e membri del Soccorso alpino valdostano, i quali sono riusciti a recuperare l’infortunato utilizzando il verricello e successivamente lo hanno trasportato d’urgenza in ospedale per le cure necessarie.Questa operazione di soccorso ha richiesto grande abilità e tempestività da parte dei soccorritori, che hanno dovuto affrontare non solo le difficoltà legate all’oscurità della notte, ma anche la complessità della zona montuosa in cui si trovava il malcapitato sciatore. Grazie alla prontezza d’intervento e alla professionalità delle squadre di soccorso, l’uomo è stato salvato e portato in salvo, dimostrando ancora una volta l’importanza e l’efficacia delle operazioni di salvataggio in montagna.
Operazione di salvataggio notturno in condizioni estreme: lo scialpinista americano salvato sul Petit Mont Blanc
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