22 maggio 2024 – 10:59
Questa mattina, all’alba, un’imponente operazione interforze ha scosso Viterbo, portando all’arresto di Baris Boyun, un quarantenne turco di origini curde noto come uno dei principali esponenti della mafia turca. Gli agenti hanno fatto irruzione nella sua residenza situata in una remota frazione del capoluogo etrusco, nell’ambito di un’operazione di vasta portata che ha coinvolto decine di agenti della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza in varie parti d’Italia. Le ragioni precise dell’arresto non sono ancora chiare, ma non è la prima volta che Boyun si trova nei guai con la giustizia italiana. Nel 2022 è stato arrestato a Rimini e la Turchia ha chiesto la sua estradizione per rispondere a gravi accuse tra cui omicidio, lesioni personali, minacce e associazione a delinquere. Tuttavia, l’estradizione non è mai stata effettuata a causa del rischio di subire trattamenti disumani e degradanti nel suo Paese d’origine, essendo di etnia curda e affiliato a un partito filo-curdo.Oltre a Boyun, altre 18 persone sono coinvolte in questa complessa rete criminale che ha destato l’attenzione delle autorità italiane. I blitz coordinati dalla Squadra Mobile di Como, dal Servizio Centrale Operativo di Roma e dalle Sezioni Investigative S.C.O. di Milano e Brescia hanno visto la partecipazione attiva delle Squadre Mobili presenti in diverse città come Catania, Crotone, Verona e Viterbo. Anche le Unità Operative di Primo Intervento U.O.P.I., il Reparto Prevenzione Crimine Lazio e Lombardia, insieme alla Guardia di Finanza di Milano e Roma hanno contribuito al successo dell’operazione. Le unità cinofile provenienti da Roma, il reparto Volo della capitale e la Polizia Scientifica delle città coinvolte hanno svolto un ruolo fondamentale nel garantire il buon esito dell’intervento.La Procura di Milano sarà incaricata di fornire ulteriori dettagli riguardanti questa intricata vicenda investigativa che vede coinvolti individui legati da filoni criminali internazionali. La cooperazione tra le forze dell’ordine italiane è stata determinante per smantellare questa organizzazione criminale radicata sul territorio nazionale. Resta da chiarire quali siano i legami effettivi tra Boyun e gli altri soggetti coinvolti nell’indagine in corso, così come le possibili ramificazioni delle attività illecite condotte da questo gruppo criminale sul suolo italiano.