Il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza ha avviato un’operazione complessa che coinvolge perquisizioni, ordini di esibizione e ispezioni approfondite dei sistemi informatici presso le sedi della Fondazione Milano-Cortina 2026 e di una società con sede ad Orvieto responsabile dei servizi digitali per l’importante evento. Questa azione investigativa, coordinata dai magistrati milanesi Francesco Cajani e Alessandro Gobbis insieme all’aggiunto Tiziana Siciliano, si estende anche agli uffici della società Deloitte, subentrata alla precedente azienda umbra coinvolta. Le accuse mosse riguardano reati gravi come corruzione e turbata libertà d’incanto, ma è importante sottolineare che i soggetti coinvolti non ricoprono ruoli dirigenziali o sono dipendenti attuali della Fondazione. Questa vicenda mette in luce la necessità di vigilare attentamente sulle attività legate a eventi di rilevanza internazionale e dimostra l’impegno delle autorità nell’assicurare la trasparenza e l’integrità in ogni settore dell’amministrazione pubblica.
Operazione investigativa contro Fondazione Milano-Cortina 2026: accuse di corruzione e turbata libertà d’incanto.
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