13 maggio 2024 – 14:40
Un’operazione di polizia ha smantellato una rete di prostituzione gestita da quattro donne, soprannominate “Squad girls”, insieme a due uomini, che coinvolgeva anche minori. Questo giro di baby squillo operava in lussuose suite di alberghi e BeB tra Bari, Monopoli e Trani, offrendo prestazioni sessuali arricchite da champagne Dom Perignon e droga. I clienti, tra cui un membro del clan Capriati, pagavano fino a 250 euro per i servizi delle ragazze. Le intercettazioni hanno rivelato come le minori venivano sfruttate dalle donne arrestate, che prendevano il 50% dei guadagni delle ragazze. Alcune vittime hanno raccontato di essere costrette a lavorare insieme alle indagate e di dover dividere i ricavi. Alcune delle ragazze coinvolte sono state fotografate con esponenti della criminalità locale. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per due clienti consapevoli dell’età delle ragazze, mentre un gestore di una struttura ricettiva è stato obbligato a rimanere nel suo Comune di residenza per aver tollerato la prostituzione abituale nel suo locale. La vicenda ha scosso l’opinione pubblica per la gravità dei fatti emersi e la complicità di figure apparentemente estranee al mondo della criminalità organizzata.