16 ottobre 2024 – 08:45
Nel corso di un’operazione straordinaria condotta dalla polizia penitenziaria nel carcere di Torino, sono stati rinvenuti quattro smartphone, chiavette USB, sbarre di ferro e una spranga lavorata a uncino simile a un piede di porco. Un totale di 160 agenti ha preso parte all’intervento nel padiglione C, supportati anche da unità cinofile provenienti da altre strutture del distretto piemontese. Durante la perquisizione è emerso che i detenuti avevano tentato di nascondere la spranga sotto una plafoniera e avevano ricavato coltelli rudimentali dalle sbarre delle celle. Inoltre, tre dei quattro smartphone trovati erano dotati di scheda SIM e è stata recuperata anche una quantità di sostanza stupefacente.Questa scoperta avviene in un contesto già teso per il sovraffollamento carcerario e le continue rivolte all’interno della struttura penitenziaria di Torino. Il sindacato autonomo di polizia penitenziaria Osapp ha elogiato il personale coinvolto nell’operazione per l’approccio professionale e rispettoso nei confronti dei detenuti. L’attenzione alla sicurezza sia degli agenti che della popolazione detenuta è stata sottolineata come prioritaria, considerando le numerose aggressioni avvenute nel carcere nel corso dell’anno.Il sindacato ha inoltre evidenziato lo sforzo profuso dagli agenti, alcuni dei quali hanno lavorato ininterrottamente dalle prime ore del mattino fino al pomeriggio per garantire il successo dell’operazione. Questo episodio mette in luce la complessità della gestione delle carceri e la necessità di continuare a vigilare sul rispetto delle regole e sulla sicurezza all’interno degli istituti penitenziari.
