24 marzo 2024 – 23:33
Il Partito Democratico si trova di fronte a una sfida cruciale, rappresentata dalle pericolose posizioni del presidente del consiglio europeo Charles Michel, il quale continua a parlare di una “economia di guerra” per l’Europa. Questa cronicizzazione della guerra non può essere accettata passivamente. Andrea Orlando ha lanciato un appello al partito affinché reagisca con fermezza e chiarezza a favore della pace. Il deputato spezzino ha recentemente raccontato la sua esperienza a Rafah, dove ha partecipato a un convoglio umanitario per portare sostegno alla popolazione di Gaza insieme ad altri compagni di viaggio.La situazione internazionale confusa non facilita la risoluzione di questo conflitto storico. Mentre discutiamo sulle parole da utilizzare, migliaia di civili, donne e bambini muoiono a causa delle azioni deliberate del governo israeliano, che utilizza la fame come strumento bellico e la catastrofe umanitaria come mezzo di pressione. È quindi fondamentale che il Partito Democratico prenda una posizione netta a favore della pace.La reazione alla recente dichiarazione del Papa è stata emblematica: coloro che difendono la pace sono considerati nemici. Anche le parole di Michel avrebbero dovuto suscitare reazioni più decise. È per questo motivo che si è teso la mano alle molteplici manifestazioni contro i bombardamenti israeliani su Gaza, dalle proteste alle mobilitazioni studentesche nelle università, compreso l’ateneo genovese.In un momento in cui sembra esserci una normalizzazione della guerra, è incoraggiante vedere che l’opinione pubblica non resta inerte. La posizione chiara espressa da Orlando ha generato dibattiti e manifestazioni anche tra coloro che non condividono pienamente questa visione. Tuttavia, il compito principale del Partito Democratico è quello di dialogare con tutti i cittadini, anche con coloro che esprimono opinioni diverse nelle piazze pubbliche.
