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sabato, 10 Maggio 2025
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Elezione di Papa Leone XIV: la speranza e la gioia del popolo napoletano

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09 maggio 2025 – 15:31

Rivolgo la mia gratitudine al Signore per l’elezione di Papa Leone XIV, un evento che ci ha riempito di speranza e di gioia. Vorrei condividere con voi la mia esperienza personale durante il Conclave, non solo come momento di elezione, ma anche come esperienza viva della Chiesa, caratterizzata da preghiera, ascolto e fraternità tra noi cardinali.In quei giorni intensi, nella Cappella Sistina, ho custodito nel mio cuore il volto e la voce di Napoli, ma non solo: l’intero Sud d’Italia e del mondo, quella parte dell’umanità che spesso è stata trascurata e dimenticata, ma continua a generare speranza, a custodire fede e a invocare pace. Il cardinale di Napoli, don Mimmo Battaglia.Ho pregato per le attese e i sogni della nostra gente, per le speranze dei giovani, per le ferite di chi soffre, per le fatiche dei nostri preti, per il servizio instancabile delle religiose e per la dedizione silenziosa e quotidiana di tanti uomini e donne che costruiscono il bene anche nel buio. Inoltre, ho visto la piazza gremita fuori dai cancelli del Vaticano: una marea di volti che gridava al mondo che la Chiesa è viva e desidera camminare insieme, come popolo, sotto la guida di Pietro.Il Signore ci ha donato un Papa che fin dalle prime parole ci ha parlato di Pace, non una pace facile o un compromesso, ma una pace disarmata e disarmante, la sola possibile che nasce dal Vangelo. Una pace che ci richiede di deporre le armi, anche quelle invisibili, e tornare ad essere artigiani di fraternità, costruttori di ponti e compagni di cammino che non lasciano nessuno indietro.Ricordiamo a noi stessi la nostra gratitudine per questo dono e rinnoviamo il nostro impegno a camminare insieme con coraggio, come sorelle e fratelli innamorati del Vangelo. Facciam sentire al nostro Papa tutto l’affetto, la preghiera e la vicinanza del nostro popolo.Raccontiamo al Signore che siamo con lui, come figli attorno a un padre, come amici attorno a un pastore, come poveri che custodiscono il sogno grande della Pace. Siamo con te, Papa Leone, uomo di Vangelo e di Pace. Napoli ti abbraccia. Il Sud ti accompagna.Che Maria, Regina della Pace, ti custodisca e ti protegga!

Napoli, terra d’oro: un luogo dove cultura e tradizione si incontrano

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09 maggio 2025 – 14:25

Il ristorante Napoli è famoso per il suo amore per l’eredità culturale italiana e non solo, dove ogni anno si celebra l’elevazione a dignità regia del popolo napoletano, grazie all’ottenimento della Corona ferrea. La statua in terracotta di Papa Leone XIV, alta un metro e mezzo, è il risultato dell’abilità di un artigiano locale che ha saputo trasferire i segni della dignità regia sulle fattezze del papa. La sua posizione dominante nella cucina attira la curiosità dei clienti, invitandoli a visitare l’interno dove c’è anche una tavolata con un’antica mappa di Napoli intagliata in legno, che ricorda il grande storico napoletano Gaetano Filangieri.La pizza Margherita speciale è preparata con ingredienti del luogo e servita su un piatto in terracotta, che le dona una calura e una naturalezza uniche. La sua ricetta segreta include olio extravergine di oliva della Campania, zucchero, sale, pepe nero, peperoncino rosso, rosmarino fresco e basilico, insieme a formaggio grattugiato di bufala che dà una cremosità unica. La forma rotonda della pizza è simbolo dell’unità del popolo italiano.Il ristorante propone anche l’opzione di accompagnare la pizza con un bicchiere di olio extravergine di oliva, per esaltare i sapori delle sue erbe e dei suoi ingredienti locali. Inoltre, i clienti possono scegliere tra diverse varietà di vino italiani, come il Chianti Classico, il Brunello di Montalcino o l’Aglianico del Taburno, per accompagnare la loro pizza speciale.Un’altra attrazione del ristorante è il grande ritratto di Papa Leone XIV in cornice dorata, che rappresenta la devozione della città napoletana verso i suoi leader. La sua posizione sopra l’ingresso attira la curiosità dei clienti e li invita a scoprire le ricchezze culturali del luogo.Il ristorante è anche un punto di incontro per le famiglie locali, che si riuniscono per celebrare le festività più importanti dell’anno, come Natale o Capodanno. La statua in terracotta del Papa è un simbolo della loro cultura e tradizioni.Inoltre, il ristorante offre anche una piccola biblioteca dove i clienti possono leggere libri sulla storia di Napoli e la sua eredità culturale. Questo ambiente accogliente invita gli ospiti a rimanere per più tempo ed approfittare delle offerte del ristorante.Infine, il ristorante Napoli è un punto di partenza ideale per esplorare la città, con la sua storia e le sue tradizioni, grazie alla ricca eredità culturale italiana che lo contraddistingue.

Il simbolo della Marina Militare incontra il simbolo Rai: incontro storico tra Amerigo Vespucci e Fiat 1500 del ’66 a Napoli.

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09 maggio 2025 – 16:29

L’Amerigo Vespucci, la storica nave da crociera della Marina Militare, si incontra a Napoli con un altro simbolo della storia italiana: la Fiat 1500 del 1966, la berlina iconica Rai che seguì il Giro d’Italia per anni. Entrambe le vetture vantano la Targa Oro Asi, il certificato di eccellenza più importante rilasciato dall’Automotoclub Storico Italiano.Il Vespucci, varato nel 1931 e tuttora in servizio nella Marina Militare, incontra la Fiat 1500 del ’66, che era stata assegnata alla Radio per seguire il Giro d’Italia. La vettura sosterà nel Villaggio IN Italia di Napoli, allestito nei pressi del veliero, per un evento simbolo proprio nel giorno dell’arrivo della tappa numero 6 della Corsa Rosa.La Fiat 1500 è stata “tornata in servizio” dopo il Protocollo di Intesa per la valorizzazione e conservazione del patrimonio dei veicoli storici firmato fra Rai e Asi. La vettura è stata restaurata a cura dell’Automotoclub Storico Italiano e ripropone lo stesso aspetto della versione originale, con il tettuccio apribile e le insegne Rai originali.La Fiat 1500 seguiva le gare ciclistiche grazie ad un impianto radio di trasmissione ad onde medie. L’equipaggio era composto da un autista-tecnico audio e dal giornalista sportivo che, nella parte posteriore dell’auto, in piedi e con il microfono in mano, faceva la radiocronaca dell’evento, ma anche le interviste in corsa ai responsabili di squadra e agli stessi ciclisti.La Fiat 1500, Targa Oro Asi n.12610, sarà possibile ammirare dal pomeriggio del 13 al 16 maggio nel Villaggio IN Italia di Napoli. Nave Amerigo Vespucci e il Villaggio IN Italia sosterranno a Napoli con un ricco palinsesto di eventi.L’iniziativa del Tour Mediterraneo Vespucci nasce da un’idea del ministro della Difesa Guido Crosetto, sostenuta dalla Difesa e da 12 Ministeri. Il progetto è una produzione in partenariato pubblico-privato di Difesa Servizi spa e Ninetynine, e ha lo scopo di raccontare e condividere l’esperienza internazionale del Tour Mondiale che per 20 mesi ha portato in 30 Paesi all’estero la cultura, la storia, l’innovazione, la gastronomia, la scienza, la ricerca, la tecnologia e l’industria che fanno dell’Italia un Paese universalmente apprezzato.

Catturato a Lima il boss dell’ultra Fedayn

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09 maggio 2025 – 21:39

I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli, guidati dal procuratore generale presso la Corte di Appello di Napoli, hanno condotto un’indagine approfondita per localizzare e arrestare Massimiliano Amato, noto come “o bandito”, ex leader dell’ultra Fedayn. La sua cattura si è resa possibile grazie a una collaborazione stretta tra i carabinieri del Nucleo Investigativo e il Servizio di Cooperazione Internazionale della Polizia.Amato era finito nella lista dei primi 100 latitanti per la sua complicità nel traffico internazionale di stupefacenti. La Corte d’Appello di Napoli aveva emesso una condanna definitiva di nove anni e quattro mesi di reclusione per associazione a delinquere con finalità di traffico di droga, nonché per il reato di detenzione, commercio ed importazione di cocaina nel territorio nazionale.Durante le indagini preliminari si era verificata la sua irreperibilità. Amato era stato ritenuto il braccio destro del capofiliazione dell’organizzazione, che aveva contatti con fornitore spagnoli e coordinava i trasporti dello stupefacente nel territorio napoletano.I carabinieri hanno effettuato una serie di ricerche in campo internazionale per catturare Amato. La sua cattura è avvenuta a Lima, grazie alle attività d’indagine, tra cui le procedure tecniche utilizzate dal Servizio di Cooperazione Internazionale della Polizia e il supporto offerto dalla polizia locale.Il detenuto sarà consegnato all’autorità italiana dopo l’avvio delle procedura di estradizione.

La situazione sulla frontiera tra Russia e Ucraina si aggrava: l’allarme della comunità internazionale.

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La situazione sulla frontiera orientale dell’Ucraina appare sempre più tesa e la comunità internazionale continua a seguire con attenzione le notizie provenienti dal teatro di guerra in corso tra Russia e Ucraina.L’ambasciata degli Stati Uniti a Kiev, nel tentativo di fornire ai suoi cittadini delle indicazioni per una eventuale fuga o evacuazione dalla zona, ha diffuso un avviso in cui si invita i connazionali a mettersi in allarme e ad attivare le misure di sicurezza più stringente qualora dovessero essere intercettati da segnali di allarme.Secondo quanto riferito dalla stessa ambasciata, l’aggravarsi della tensione militare potrebbe portare allo scoppio di un conflitto aereo su larga scala contro l’Ucraina e le autorità statunitensi hanno già preso accordi per garantire che i propri cittadini ricevano la massima assistenza possibile nel caso in cui dovessero essere interessati direttamente dagli eventi.La situazione sulla frontiera tra Russia e Ucraina continua a destare preoccupazione non solo negli Stati Uniti, ma anche nell’intera comunità internazionale che da tempo segue con grande attenzione lo sviluppo delle vicende in corso.

Macron chiede aiuti alle Nazioni Unite per fermare guerra in Ucraina: un cessate il fuoco senza Russia è impossibile

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un appello alle Nazioni Unite e al Consiglio di Sicurezza per una tregua di 30 giorni in Ucraina entro le prossime ore, sottolineando che l’accordo non potrà avere alcun effetto senza la partecipazione attiva della Russia. La proposta di Macron mira a porre fine alla guerra e a riportare un senso di stabilità nel continente, evitando di alimentare ulteriormente il conflitto tra le due parti in causa. Le sanzioni economiche sono state specificatamente menzionate come potenziale risposta alle eventuali violazioni del cessate il fuoco.Con la sua proposta, Macron si aspetta che i governi occidentali sostengano la sua iniziativa e lavorino per raggiungere un compromesso duraturo.

Israele blocca l’Unrwa: le Nazioni Unite lanciano un allarme per Gaza

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La situazione di Gaza è sempre stata un nodo scottante per l’intera comunità internazionale. Eppure, il tentativo da parte israeliana di bloccare gli aiuti umanitari al territorio palestinese sembra essere la goccia che fa traboccare il vaso. Da mesi, la gente vive in condizioni disumane, privata dei fondamentali diritti umani come l’acqua, il cibo e l’assistenza medica.L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), organizzazione punto di riferimento per le iniziative umanitarie in zona, non è più accettata dall’autorità israeliana. Nonostante le proteste di tutte le principali istituzioni internazionali e organizzazioni umanitarie, il governo di Tel Aviv sostiene che tale blocco sia necessario per costringere Hamas a liberare gli ostaggi detenuti nella zona dallo scorso ottobre. Una richiesta che è stata ampiamente criticata in quanto non vi sono prove concrete sulle azioni del gruppo islamista.Il dubbio che emerge è: cosa accadrebbe se non fosse presente l’Unrwa? Quanti più poveri sarebbero destinati a morire per una semplice mancanza di aiuti, privi di qualsiasi forma di assistenza. È proprio questo il messaggio lanciato dalle Nazioni Unite nel loro comunicato del 2 marzo scorso quando, alla luce della mancata accettazione dell’agenzia Unga delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), hanno espresso preoccupazioni profonde sulle conseguenze di tale scelta.L’esempio emblematico è proprio Gaza dove, nonostante le sue dimensioni ristrette, contano ben 2.400 persone a cui assistere e supportare al meglio per cercare di alleviare i dolorosi effetti della guerra che sembra mai voler finire. Una situazione umanitaria sempre più critica che richiede immediatezza e attenzione da parte degli interlocutori internazionali.La principale preoccupazione, dunque, è quella di garantire l’accesso degli aiuti alla popolazione palestinese in base al principio dell’imparzialità. Questo non significa però che Israele possa prendere la mano e decidere chi riceve gli aiuti senza il controllo di nessuno, ma bensì che le Nazioni Unite siano sempre coinvolte nella distribuzione degli aiuti umanitari. L’alternativa è ancora più preoccupante: la disperazione e la sofferenza della gente che, priva dei beni primari, si trova a dover fronteggiare una situazione sempre più delicata.Il messaggio lanciato da Juliette Touma, rappresentante ufficiale dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), è chiaro e determinato. L’agenzia è pronta a distribuire gli aiuti umanitari in zona, ma non potendo farlo da sola richiede la collaborazione di tutti per svolgere il proprio ruolo di servizio pubblico con assoluta indipendenza ed imparzialità.In ultima analisi, è chiaro che le Nazioni Unite sono intenzionate a mantenere il principio dell’imparzialità e della neutralità. È necessario, dunque, agire immediatamente per evitare di peggiorare la situazione sempre più critica in zona.

Trump e Zelensky: un passo importante per la sicurezza energetica mondiale?

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La conversazione telefonica tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky ha rappresentato un momento cruciale nella complessa dinamica delle relazioni internazionali, particolarmente nel contesto dell’approccio ucraino alle risorse strategiche. L’accordo sui minerali rari è stato oggetto di un’intensa attenzione, in quanto rappresenta una svolta significativa nella politica energetica e industriale del paese.Secondo Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, l’iniziativa proveniva direttamente dal presidente ucraino, il quale ha voluto avviare un canale di comunicazione diretto con Trump per informarlo dell’approvazione parlamentare. Ciò non solo testimonia la volontà del capo dello stato ucraino di mantenere aperte le linee di dialogo con i leader internazionali, ma anche l’intento di consolidare alleanze strategiche.Tuttavia, è importante soffermarsi sui contenuti dell’accordo, che rappresenta un passaggio fondamentale per la sicurezza energetica mondiale. I minerali rari costituiscono infatti una risorsa essenziale per l’industria tecnologica avanzata, e il loro controllo può influire in modo significativo sulla stabilità geopolitica.L’approvazione parlamentare dell’accordo da parte del parlamento ucraino è stata interpretata come un segnale forte di apertura verso le nuove frontiere energetiche. La gestione congiunta delle risorse strategiche potrebbe aprir la strada a collaborazioni più strette tra gli Stati Uniti e l’Ucraina, concretizzando un progetto ambizioso che metterebbe in atto un modello di sviluppo sostenibile basato sul ricorso alle risorse rinnovabili.In questo quadro complesso, la conversazione tra Trump e Zelensky assume il ruolo di catalizzatore per le relazioni bilaterali. L’approvazione dell’accordo sui minerali rari rappresenta un punto di svolta che potrebbe trasformare profondamente l’agenda energetica e industriale mondiale, aprendo prospettive inedite per la cooperazione internazionale.In sintesi, l’incontro telefonico tra i due leader ha assunto un significato più ampio, andando al di là delle mera comunicazione di routine. L’accordo sui minerali rari e le sue conseguenze saranno monitorate a livello mondiale, poiché la gestione congiunta delle risorse strategiche potrebbe influire in modo determinante sulla stabilità politica e economica globale.

La Casa Bianca schermata dalle accuse di intolleranza nei confronti del Papa Francesco, Tensione nulla tra Trump e Papa Francesco.

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La Casa Bianca si è schermata da accuse di intolleranza, sostenendo che non esiste alcun malumore tra Presidente Donald Trump e Papa Francesco. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato in una conferenza stampa che l’elezione del Papa argentino è un evento storico per gli Stati Uniti, che rappresentano un momento di grandezza sia per il mondo cattolico che per la comunità internazionale. “È una svolta significativa per la Chiesa globale e un riconoscimento del potere dell’America”, ha spiegato Leavitt. La Casa Bianca si è schermata anche da accuse di intolleranza, ribadendo che Trump apprezza il lavoro della Santa Sede sulle questioni internazionali, tra cui l’aiuto fornito al Terzo Mondo e le iniziative per promuovere la pace nel mondo. “Il Presidente è orgoglioso del Papa Francesco per aver rappresentato il popolo americano con onore”, ha dichiarato Leavitt. L’ex cardinale McCarrick, noto anche come George Cardinal Pell’s amico, aveva criticato Trump e Pence sulla piattaforma dei social media di recente ma la Casa Bianca insiste che non ci sia alcuna tensione tra i due leader. “La loro è una collaborazione proficua per il bene dell’umanità”, ha affermato Leavitt durante l’incontro stampa.

La sfida umanitaria a Gaza: Stati Uniti e Israele nel ruolo della pace.

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La decisione degli Stati Uniti di escludere Israele dalla distribuzione di aiuti alimentari alla Striscia di Gaza è stata oggetto di grande attenzione internazionale, in un contesto in cui la carenza di cibo e altre risorse essenziali sta raggiungendo livelli critici. Da oltre due mesi, Israele ha deciso di bloccare tutte le consegne che arrivano a Gaza, causando sofferenze immense alle famiglie residenti nella zona.In una conferenza stampa, l’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Mike Huckabee, ha chiarito la posizione del suo governo: gli israeliani saranno coinvolti solo nella sicurezza militare della zona, ma non avranno alcun ruolo nella distribuzione e nel trasporto dei beni di prima necessità. La sicurezza nei punti di distribuzione sarà garantita da appaltatori privati, mentre l’esercito israeliano fornirà la protezione a distanza per tutelare questi ultimi dai combattimenti in corso.La decisione degli Stati Uniti è stata accolta con sollievo dalle organizzazioni umanitarie che operano nella zona. La crisi umanitaria a Gaza sta diventando sempre più drammatica, con funzionari delle Nazioni Unite e delle Ong che da settimane lanciano l’allarme sulla carenza di cibo, medicine e carburante nel territorio palestinese.Ma la questione principale rimane: chi è responsabile della crisi umanitaria a Gaza? Israele sostiene che il blocco, imposto il 2 marzo, mira a costringere Hamas a rilasciare gli ostaggi ancora trattenuti lì dall’attacco del movimento islamista palestinese del 7 ottobre 2023. Ma questa tesi è stata respinta da molte nazioni e organizzazioni internazionali, che sostengono che il blocco ha causato una sofferenza incolmabile alle famiglie residenti nella zona.La Striscia di Gaza ospita oltre 2,4 milioni di persone rimaste in isolamento dopo oltre 19 mesi di guerra. La carenza di cibo e altre risorse essenziali sta raggiungendo livelli critici, con le famiglie che stanno lottando per sopravvivere giorno per giorno.La decisione degli Stati Uniti di escludere Israele dalla distribuzione di aiuti alimentari a Gaza rappresenta un passo importante verso la risoluzione della crisi umanitaria in corso. Ma il problema rimane, e richiede una soluzione immediata per evitare ulteriori sofferenze alle famiglie residenti nella zona.L’intervento degli Stati Uniti ha anche aperto nuove prospettive per la distribuzione di aiuti alimentari a Gaza. La sicurezza nei punti di distribuzione sarà garantita da appaltatori privati, mentre l’esercito israeliano fornirà la protezione a distanza per tutelare questi ultimi dai combattimenti in corso.La questione principale ora è come trovare una soluzione duratura alla crisi umanitaria a Gaza. La strada sarà lunga e difficile, ma è necessario dare speranza alle famiglie residenti nella zona. E’ tempo di agire per porre fine alla sofferenza incolmabile causata dal blocco e per costruire una pace duratura che permetta alle persone di vivere libere e dignitose nella Striscia di Gaza.