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Aquila Reale: Primo GPS sul pullo nel Nido dei Nebrodi

Un evento di notevole significato per la conservazione del patrimonio faunistico siciliano si è recentemente verificato nel Parco dei Nebrodi: per la prima volta, un pullo di Aquila Reale è stato contrassegnato con un trasmettitore GPS-GSM direttamente nel suo nido naturale.

Questa operazione, realizzata il 15 luglio, si inserisce nell’ambito del progetto europeo Life Abilas, un’iniziativa di ricerca volta a comprendere le complesse dinamiche ecologiche che regolano le interazioni tra l’Aquila Reale (Aquila chrysaetos) e l’Aquila di Bonelli (Aquila fasciata) nel bacino del Mediterraneo.

L’intervento, orchestrato dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), segna una pietra miliare nella strategia di monitoraggio e tutela di una specie apicale cruciale per la salute degli ecosistemi montani siciliani.

Il pullo, oggetto di osservazione prolungata attraverso una webcam installata dal parco (accessibile al pubblico tramite www.

ipcamlive.
com/aquila), è stato dotato del dispositivo di tracciamento per consentire ai ricercatori di seguire i suoi movimenti, le aree di foraggiamento, i percorsi migratori e, in ultima analisi, di comprendere meglio le sfide che questa popolazione affronta.
Il successo di questa complessa operazione è il risultato di una collaborazione sinergica che coinvolge diversi attori: i tecnici dell’Ispra, che hanno fornito le competenze scientifiche e la tecnologia necessaria; il personale del Parco dei Nebrodi, che ha garantito l’accesso e la logistica; e i volontari dell’associazione Ambiente Sicilia, che hanno contribuito con il loro impegno e la loro passione.

La delicatezza dell’intervento è stata prioritaria, adottando protocolli rigorosi per minimizzare qualsiasi disturbo al nido e assicurare il benessere del giovane rapace.

Questo marcaggio, il primo del suo genere in Sicilia, non è solo un avanzamento tecnico, ma anche un potente messaggio politico e sociale.
Sottolinea l’importanza di investire nella ricerca scientifica applicata alla conservazione della biodiversità e dimostra come la cooperazione tra istituzioni, enti di ricerca e associazioni di volontariato possa portare a risultati concreti e duraturi.
Il commissario straordinario dell’ente parco dei Nebrodi, Alfonso Di Piazza, ha sottolineato con orgoglio il ruolo centrale del parco nella tutela della fauna selvatica siciliana, mentre l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giusy Savarino, ha evidenziato la fondamentale sinergia necessaria per proteggere il patrimonio naturale dell’isola.

L’iniziativa si pone, inoltre, come esempio virtuoso di gestione sostenibile del territorio, capace di conciliare la conservazione della natura con lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali, promuovendo un modello di turismo responsabile e attento alla salvaguardia delle specie iconiche del Mediterraneo.

Il progetto Life Abilas, con questo primo successo siciliano, rafforza la sua vocazione alla ricerca scientifica e alla protezione attiva di un ecosistema fragile e di inestimabile valore.

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