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domenica 2 Novembre 2025

Catania, dialogo tra culture per una città più sicura

In un gesto di profonda lungimiranza e responsabilità civica, il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha promosso un incontro cruciale presso il Municipio, coinvolgendo figure chiave delle comunità religiose e culturali che compongono il tessuto multietnico della città.
Oltre all’Imam Abdelhafid Kheit, leader della Moschea di Catania e presidente delle comunità islamiche cittadine, l’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti provenienti da Senegal, Gambia, Bangladesh, Marocco, Algeria, Tunisia, Mali, area subsahariana, Egitto, Libia, Bosnia, Paesi dell’Est Europa, Pakistan e Afghanistan – un panorama di origini che testimonia l’eredità storica di accoglienza e la complessità demografica di Catania.

L’iniziativa trascende la mera formalità di un protocollo istituzionale, configurandosi come un atto di dialogo costruttivo volto a rafforzare il legame sociale e a contrastare attivamente le dinamiche di conflitto e marginalizzazione che, purtroppo, possono insidiare la convivenza pacifica.

Il confronto non si è limitato a dichiarazioni di intenti, ma ha visto l’emergere di un patto civico fondato su valori condivisi: il rispetto reciproco, l’adesione ai principi costituzionali e l’applicazione rigorosa delle leggi dello Stato italiano.

Il sindaco Trantino ha esplicitamente invitato i leader delle comunità religiose e culturali a farsi promotori di un modello di integrazione attiva, un processo che va oltre la semplice tolleranza, abbracciando la partecipazione consapevole e responsabile nella vita cittadina.
L’appello è stato chiaro: individuare e segnalare chi, attraverso comportamenti criminali o atti di violenza, compromette la sicurezza pubblica, scredita l’immagine della città e mina la fiducia tra residenti e nuovi arrivati.
“Catania ha sempre rappresentato un porto franco, un luogo di scambio e opportunità,” ha affermato il sindaco.

“Ma l’accoglienza, per essere tale, deve essere inseparabile dall’osservanza delle regole e dal rispetto dei valori che proteggono la nostra comunità.
Questo incontro è un’occasione per rinsaldare un patto di responsabilità con tutte le comunità straniere, in particolare quelle islamiche, che costituiscono una componente vitale e laboriosa della nostra società.
Il nostro obiettivo comune è garantire serenità, sicurezza e un’integrazione genuina.

Chi contribuisce al bene comune ha diritto a sentirsi protetto; chi viola le regole e alimenta la violenza dovrà fare i conti con la fermezza e il rigore delle istituzioni.

“Le comunità islamiche presenti hanno espresso piena adesione a questo spirito collaborativo, ribadendo l’impegno a promuovere, all’interno delle rispettive comunità, un messaggio universale di pace, legalità e dignità umana.

Si tratta di un’azione proattiva per contrastare radicalizzazioni e narrazioni divisive, favorendo la comprensione interculturale e la coesione sociale.

Il Comune di Catania ha annunciato l’intenzione di mantenere aperta questa linea di comunicazione, programmando ulteriori incontri e iniziative volte a favorire un dialogo continuo e costruttivo con i referenti delle comunità straniere.

L’obiettivo finale è trasformare Catania in un modello di città inclusiva, dove la diversità culturale non sia percepita come un ostacolo, ma come una risorsa preziosa per arricchire il patrimonio umano e promuovere una convivenza civile prospera e duratura.

Si tratta di un investimento nel futuro, un atto di speranza per una comunità più forte e unita.

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