Il Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini, alla sua ventiquattresima edizione, ha incoronato Giuseppe Catozzella con *Il fiore delle illusioni* (Feltrinelli, 2024), un romanzo che si distingue per la sua capacità di indagare profondamente le dinamiche dell’identità e del cambiamento sociale.
La vittoria di Catozzella, che ha superato le opere di Wanda Marasco (*Di spalle a questo mondo*, Neri Pozza, 2025) ed Elisabetta Rasy (*Perduto è questo mare*, Rizzoli, 2025), sottolinea l’importanza di una letteratura capace di cogliere le sfumature del reale con un linguaggio ricercato e potente.
La motivazione della giuria ha evidenziato come, nel romanzo, la scrittura stessa diventi strumento di riscatto per il protagonista, permettendogli di trascendere una condizione di marginalità, radicata in un Sud segnato da povertà e arretratezza, verso un Nord percepito come simbolo di progresso e opportunità.
Questo trasferimento, tuttavia, non è un mero spostamento geografico, ma un percorso complesso, intriso di malinconia e di rimpianto per un passato irripetibile, un distacco doloroso da affetti, valori e certezze che costituiscono l’essenza della sua identità.
*Il fiore delle illusioni* si configura come un romanzo di formazione di straordinaria modernità, caratterizzato da un’eleganza contenuta che non rinuncia alla forza espressiva.
L’opera non si limita a delineare un quadro sociale preciso, ma offre una riflessione intima e sofferta sulla perdita dell’innocenza, sulla frantumazione delle illusioni e sulla difficoltà di conciliare il desiderio di cambiamento con il legame al passato.
La scrittura di Catozzella è un atto di memoria, una ricerca di senso in un mondo in continuo mutamento, un tentativo di ricostruire un’identità frammentata.
La cerimonia di premiazione, tenutasi nell’affascinante cornice del mercato storico di Ortigia, a Siracusa, ha visto anche la consegna del premio per la nuova sezione *Opera Prima* a Roberta Casasole per il suo libro *Donne di tipo 1* (Feltrinelli, 2024), riconoscimento che celebra le voci emergenti nel panorama letterario contemporaneo.
Parallelamente, è stato assegnato il prestigioso premio Arnaldo Lombardi per l’editoria indipendente, andato alla casa editrice palermitana Kalòs, simbolo di un impegno culturale che valorizza la diversità e l’innovazione.
Il presidente dell’associazione culturale Vittorini-Quasimodo, Enzo Papa, ha commemorato la figura di Andrea Camilleri, vincitore del Premio Vittorini nel 1996 con *Il Birraio di Preston*, ricordando la sua profonda influenza sulla letteratura siciliana e italiana, e il suo legame indissolubile con la terra e le sue tradizioni.
L’omaggio a Camilleri ha evocato la ricchezza e la complessità del patrimonio culturale siciliano, custode di storie e di identità che continuano a ispirare generazioni di scrittori e lettori.