Nell’ambito di un’intensificazione dei controlli volti a salvaguardare il benessere degli equini impiegati nel servizio di trasporto turistico cittadino, la polizia municipale ha rilevato una violazione dell’ordinanza regolamentare in prossimità di Piazza Bellini.
Un conducente di carrozza è stato contestato per la mancanza della necessaria autorizzazione, un requisito imprescindibile per l’esercizio di tale attività.
L’evento si inserisce in un quadro più ampio di vigilanza amministrativa che mira a garantire una gestione responsabile e sostenibile del servizio di trasporto con cavalli, un settore che, pur rappresentando un elemento distintivo del paesaggio urbano e un’attrazione per i visitatori, solleva complesse questioni etiche e di tutela animale.
L’Assessore Fabrizio Ferrandelli, esprimendo apprezzamento per l’operato degli agenti, ha sottolineato l’importanza di un monitoraggio costante e proattivo, non solo per l’applicazione rigorosa della normativa vigente, ma anche per promuovere una cultura del rispetto verso gli animali da lavoro.
“Stiamo implementando un approccio di controllo inedito, che va oltre la mera repressione delle infrazioni,” ha dichiarato l’Assessore, “puntando a un sistema di prevenzione e sensibilizzazione che coinvolga operatori del settore, cittadini e turisti.
“L’amministrazione comunale, in linea con un crescente dibattito a livello nazionale e internazionale riguardante il benessere animale e l’impatto del turismo equestre, sta valutando misure più incisive, che potrebbero includere l’introduzione di standard minimi per le condizioni di stabulazione, la verifica periodica della salute degli animali da parte di veterinari competenti e la limitazione del numero di ore di lavoro giornaliero per gli equini.
Si stanno inoltre studiando protocolli di formazione obbligatoria per i conducenti, volti a sensibilizzarli sulle necessità fisiologiche e comportamentali dei cavalli, e a fornire loro le competenze necessarie per garantire la sicurezza sia degli animali che dei passeggeri.
L’obiettivo ultimo non è solo quello di applicare la legge, ma di promuovere un modello di turismo equestre che sia eticamente sostenibile e che riconosca il valore intrinseco degli animali coinvolti, contribuendo a un’immagine turistica più responsabile e consapevole.
La sanzione odierna rappresenta quindi un monito e un passo in avanti verso una gestione più equa e rispettosa di questo settore storico e culturale.