L’eco della memoria di Chico Scimone risuona in altezza, vibrando tra le guglie di New York.
Salvatore Ferrara, settantacinque anni, soprannominato il “maratoneta ecologico” per il suo instancabile impegno nella pulizia delle coste e delle spiagge del territorio, affronterà l’Empire State Building Run-Up, una delle competizioni più prestigiose e impegnative al mondo.
Un gesto che va oltre la semplice partecipazione a una gara: è un tributo solenne a un eroe locale, un atleta taorminese che ha sfidato il tempo e le gravità fino all’età di novantaquattro anni.
Ferrara, un uomo legato profondamente al territorio e alla sua tutela ambientale, ha accettato l’invito a rappresentare l’Italia e a onorare la memoria di Scimone, scomparso vent’anni fa.
La competizione, che si svolgerà l’8 ottobre, simboleggia una sfida continua, un’aspirazione a superare i propri limiti, valori che hanno sempre contraddistinto la figura di Chico.
L’Empire State Building Run-Up non è solo una corsa, ma una vera e propria impresa atletica che mette a dura prova la resistenza e la forza di volontà dei partecipanti.
Affrontare le ottanta-sei piani, costituiti da ben quattordicimila seicentosettanta due gradini, richiede una preparazione atletica di altissimo livello e un’incredibile determinazione.
Il riconoscimento tributato a Chico Scimone, con l’accensione delle luci tricolore sulla cima dell’Empire State Building, lo ha posto tra i pochissimi italiani ad essere onorati in questo modo.
Un gesto che ne celebra l’eccellenza atletica e l’impegno umano, un esempio di resilienza e di amore per la propria comunità.
La presenza di Ferrara a New York rappresenta un ponte tra due culture, un legame indissolubile tra Taormina e una delle città più iconiche del mondo.
È un’occasione per ricordare che lo sport può essere uno strumento potente per promuovere valori come il rispetto per l’ambiente, la perseveranza e l’amicizia, e che la memoria di un eroe locale può ispirare generazioni di atleti e cittadini responsabili.
La sua scalata non sarà solo una competizione, ma un messaggio di speranza e di impegno per un futuro più sostenibile.






