martedì 23 Settembre 2025
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Lampedusa, studentessa di 13 anni in coma: dramma e speranza a Palermo

Una profonda angoscia avvolge la comunità di Lampedusa e si estende fino a Palermo, dove una giovane studentessa di tredici anni lotta per la vita all’ospedale Di Cristina.
Il dramma si è consumato al termine della giornata scolastica, quando la ragazza, frequentante il liceo scientifico, è stata investita da un’autovettura in un tragico scontro.

Il conducente, immediatamente intervenuto, ha collaborato attivamente al soccorso, un gesto che, pur non attenuando la gravità della situazione, sottolinea la necessità di compassione e solidarietà in momenti di profonda sofferenza.
La rapidità e l’efficacia dell’intervento dei soccorritori sono state cruciali.

Trasportata con urgenza al Presidio Territoriale di Emergenza dell’isola, la giovane è stata immediatamente intubata, procedura che ha evidenziato la serietà delle lesioni riportate.
La decisione di trasferirla con l’elisoccorso a Palermo, un’operazione logistica complessa e delicata, è stata presa in un batter d’occhio, motivata dalla necessità di garantire alla paziente l’accesso a strutture sanitarie specialistiche e a tecnologie avanzate.

La centrale operativa del 118 ha orchestrato con precisione ogni dettaglio del trasferimento, coordinando l’azione dei diversi team di soccorso e assicurando la continuità delle cure.
Attualmente, la tredicenne è ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Di Cristina, dove si trova in coma farmacologico.
Questa condizione, indotta da farmaci, è spesso utilizzata per minimizzare l’attività cerebrale e favorire il recupero in pazienti con gravi traumi cranici, riducendo il metabolismo e proteggendo il tessuto nervoso.

La sua situazione rimane estremamente delicata e incerta, richiedendo un monitoraggio continuo e un supporto medico altamente specializzato.

Oltre all’impatto emotivo sulla famiglia e sui compagni di scuola, questo tragico evento solleva interrogativi sulla sicurezza stradale nelle aree ad alta densità di traffico e sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione per proteggere i giovani.

L’intera comunità è unita nella speranza di una pronta guarigione, augurando alla giovane studentessa una rapida ripresa e un ritorno alla vita che le spetta.

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