La realizzazione di un sogno, intriso di resilienza e profondamente segnato da una tragedia: è la storia di Mauro Glorioso, oggi neo-laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Torino.
Un traguardo raggiunto con straordinaria tenacia, dopo che una sconsiderata azione violenta, due anni fa, lo ha catapultato in un’esistenza radicalmente diversa.
A ventitré anni, Mauro era uno studente brillante, appassionato del suo percorso accademico e animato dal desiderio di dedicarsi alla cura del prossimo.
La serata di gennaio, quando un gruppo di giovani lanciò una bicicletta dai Murazzi del Po, spezzò quel futuro promettente, lasciandolo con una lesione spinale che lo ha reso tetraplegico.
Un evento traumatico che avrebbe potuto segnare la fine di tutto, ma che invece ha innescato un percorso di ricostruzione personale e professionale di eccezionale forza d’animo.
La tesi di laurea, dal titolo “Valutazione della funzione biventricolare tramite Cct in pazienti con recente STEMI”, testimonia non solo la sua competenza scientifica, ma anche la sua capacità di trasformare la sofferenza in conoscenza.
La ricerca, giudicata meritevole di pubblicazione, si focalizza sull’utilizzo della TAC per valutare le complicanze dell’infarto miocardico, un ambito che riflette una volontà di contribuire attivamente alla ricerca medica, nonostante le sue limitazioni fisiche.
La cerimonia di laurea è stata un momento di intensa commozione.
Amici, familiari e colleghi universitari hanno condiviso con lui la gioia di questo successo, testimoniando un percorso irto di ostacoli, tra cui lunghi mesi di ricovero, dolorosa riabilitazione e un periodo di profonda depressione, descritto come un tempo di silenzio assordante, interrotto solo dalla voce del dolore.
La forza di Mauro risiede nella sua capacità di guardare avanti, di ricostruire un futuro dopo la devastazione.
Nelle parole dei ringraziamenti, ha espresso la consapevolezza di aver affrontato una scelta ardua, ma ha sottolineato il privilegio di essere stato supportato da persone speciali, che gli hanno permesso di superare le difficoltà.
La laurea non è solo la conclusione di una fase, ma l’inizio di un nuovo capitolo, un brindisi alla speranza e alla possibilità di realizzare il suo sogno di diventare medico.
Un ringraziamento speciale è stato dedicato ai professori che lo hanno accompagnato in questo percorso, non solo trasmettendogli conoscenze mediche, ma insegnandogli l’umanità necessaria per esercitare la professione con empatia e compassione.
Il supporto dell’Università di Torino, che ha autorizzato Mauro a proseguire gli studi attraverso tirocini e lezioni presso l’Ateneo di Palermo, è stato fondamentale.
Questa iniziativa, frutto di un lavoro sinergico tra docenti, tutor, segreterie e servizi di supporto, ha trasformato una sfida apparentemente insormontabile in un esempio di inclusione e di impegno sociale.
Il Professor Umberto Ricardi, presidente della commissione di laurea e contro relatore, ha sottolineato come questa esperienza abbia dimostrato la capacità di trasformare le difficoltà in opportunità di crescita e di ispirazione.
La storia di Mauro Glorioso è una potente testimonianza di resilienza, determinazione e della capacità umana di superare anche le avversità più gravi, incarnando l’essenza stessa della vocazione medica: prendersi cura del prossimo, anche quando la sofferenza è la propria.







