Un’onda di calore intensa e persistente sta per investire la Sicilia, innescando l’attivazione dell’allerta rossa per Palermo e sollevando serie preoccupazioni per l’intero territorio regionale.
Il bollettino del dipartimento regionale della Protezione Civile descrive un’escalation delle temperature, destinate a raggiungere livelli eccezionalmente elevati nei prossimi due giorni, alimentando un quadro di rischio elevato sia per l’incendio boschivo che per l’esposizione diretta alla calura.
L’allerta rossa, il livello di emergenza più alto, è stata diramata per Palermo, riconoscendo la vulnerabilità della città e dell’area circostante a fronte delle previsioni meteorologiche.
Ulteriori province – Catania, Enna e Caltanissetta – sono classificate ad alto rischio, con una preallerta estesa alle restanti aree della regione.
Questa classificazione riflette la potenziale gravità dell’impatto delle temperature estreme sulla salute pubblica, sull’agricoltura e sulla sicurezza ambientale.
Le previsioni indicano un incremento progressivo della temperatura percepita, influenzata dall’umidità relativa, che ne amplifica l’effetto sulla fisiologia umana.
Catania si distingue come epicentro dell’ondata di calore, con temperature percepite che potrebbero superare i 43 gradi Celsius venerdì.
Questo valore allarmante sottolinea la necessità di misure preventive adeguate, specialmente per le fasce di popolazione più vulnerabili, come anziani, bambini e persone con patologie preesistenti.
Messina e Palermo, pur con temperature leggermente inferiori rispetto a Catania, non sono esenti da rischi significativi.
A Messina si prospettano 38 gradi domani e 40 venerdì, mentre a Palermo i valori previsti sono di 37 gradi domani e 39 venerdì.
L’effetto combinato dell’alta temperatura e dell’umidità può causare stress termico, disidratazione e, in casi estremi, colpo di calore.
L’emergenza non si limita solo alle ondate di calore.
L’aumento delle temperature favorisce la rapida propagazione degli incendi, rendendo le aree boschive particolarmente vulnerabili.
La siccità prolungata, che ha caratterizzato i mesi precedenti, ha ulteriormente ridotto l’umidità del combustibile naturale, creando condizioni ideali per l’innesco e la rapida espansione dei roghi.
La combinazione di questi fattori rende la situazione particolarmente critica, richiedendo un’elevata vigilanza e un coordinamento efficace tra le forze di protezione civile, i vigili del fuoco e le comunità locali.
La prevenzione, attraverso la sensibilizzazione e l’adozione di comportamenti responsabili, si rivela cruciale per mitigare i rischi e proteggere il territorio siciliano.