giovedì 11 Settembre 2025
27 C
Palermo

Peschereccio incagliato nel Canale di Sicilia: indagini e preoccupazioni

Nel cuore del Canale di Sicilia, a poche miglia dalla costa di Santa Flavia, un evento di rilevanza nautica ha interrotto la routine delle acque: un peschereccio, imbarcazione di circa 45 metri di lunghezza, ha subito un incagliamento sullo scoglio Formica, una formazione rocciosa costiera cartografata e nota per la sua insidiosità.
L’episodio, fortunatamente privo di gravi conseguenze per l’equipaggio, ha mobilitato risorse ingenti e sollevato interrogativi sulle dinamiche che hanno portato a questo spiacevole inconveniente.

La nave, di tipologia costiera destinata alla pesca, ha riportato danni strutturali evidenti, inclusa una lacerazione di circa un metro, a testimonianza della violenza dell’impatto con le rocce sommerse.

La secca dello scoglio Formica, pur essendo segnalata nelle carte nautiche e nei sistemi di navigazione, presenta insidie legate alla sua conformazione e alla potenziale variazione delle condizioni meteorologiche e mareografiche, fattori che possono alterare la profondità percepita e la visibilità.

Immediatamente attivate, diverse squadre dei vigili del fuoco, supportate da sommozzatori altamente specializzati e dalla Capitaneria di Porto, stanno lavorando attivamente per stabilizzare l’imbarcazione e valutare le condizioni del fondale roccioso circostante.
L’intervento si concentra non solo sulla rimozione del peschereccio dalla secca, operazione complessa che richiede una pianificazione meticolosa per evitare ulteriori danni all’imbarcazione e all’ambiente marino, ma anche sulla verifica dell’integrità strutturale della nave stessa.

L’accaduto desta attenzione in diversi ambiti.
In ambito nautico, si riapre la discussione sull’importanza di una costante manutenzione e aggiornamento delle carte nautiche, nonché sulla necessità di una formazione continua per i comandanti di imbarcazioni, con particolare enfasi sulla conoscenza delle specifiche caratteristiche dei fondali marini e sulle procedure di navigazione in aree ad alta pericolosità.

L’evento solleva inoltre questioni di natura ambientale.

La presenza di un’imbarcazione incagliata, anche se priva di perdite di carburante al momento, può avere impatti negativi sulla flora e sulla fauna marina locali, alterando l’ecosistema e compromettendo la delicatezza degli habitat sottomarini.

Saranno pertanto avviate verifiche approfondite per accertare eventuali danni ambientali e predisporre interventi di ripristino.
Le indagini, affidate alla Capitaneria di Porto, avranno lo scopo di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, accertando le cause che hanno portato all’incagliamento e verificando l’osservanza delle normative di sicurezza nella navigazione.
Questo episodio rappresenta un monito per l’intera comunità nautica, richiamando all’attenzione sulla responsabilità individuale e collettiva nel garantire la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente marino.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -