“Redivivus”: un nome che racchiude in sé l’essenza di una metamorfosi, una rinascita.
È il titolo della mostra che anima Palazzo Drago Ajroldi a Palermo, un’iniziativa coraggiosa e profondamente significativa che interseca il mondo dell’arte, la sostenibilità ambientale e il percorso di crescita personale di giovani artisti provenienti da contesti delicati.
Non si tratta semplicemente di una mostra di opere d’arte realizzate con materiali riciclati, ma di un progetto sociale ambizioso che mira a offrire strumenti di espressione, consapevolezza e, in ultima analisi, riscatto.
Diciannove opere, frutto della creatività e dell’ingegno di ragazzi coinvolti negli Istituti penali per minorenni e negli Uffici di servizio sociale di Palermo, Catania, Acireale e Caltanissetta, sono il cuore pulsante di “Redivivus”.
Ogni bottiglia in PET, recuperata e trasformata, diventa un tassello di un racconto più ampio: il racconto della possibilità, della speranza, del potenziale inespresso che si cela dietro le apparenze.
L’iniziativa, promossa da Corepla con il prestigioso patrocinio del Ministero della Giustizia e curata dall’associazione Mani e Mente di Romina Scamardi, si configura come un esempio virtuoso di come l’arte possa essere un potente veicolo di cambiamento sociale.
Il progetto non si limita a fornire ai giovani un’opportunità di esprimersi artisticamente, ma li guida in un percorso di riflessione critica sulla propria realtà, sulla responsabilità individuale e collettiva nei confronti dell’ambiente, e sul significato di un futuro sostenibile.
La mostra, dopo una prima affascinante esposizione ad Acireale, giunge a Palermo, aprendo le sue porte al pubblico fino al 26 ottobre.
La sua permanenza in città rappresenta un momento cruciale, un’occasione per la comunità di confrontarsi con queste opere che raccontano storie di fragilità, resilienza e speranza.
Il percorso espositivo non si esaurisce qui.
“Redivivus” si appresta a intraprendere un tour che toccherà Roma (novembre 2024), Caltanissetta (novembre 2024) e Catania (gennaio 2026), portando con sé un messaggio potente e universale: la possibilità di trasformare il rifiuto in bellezza, la difficoltà in opportunità, e il passato in un futuro più luminoso per tutti.
L’obiettivo primario è quello di instillare nei giovani una maggiore sensibilità verso le problematiche ambientali e di promuovere un approccio responsabile e consapevole nei confronti del nostro pianeta.








