Sciacca: Sgomberati 25 cani da un appartamento, fine al degrado.

A Sciacca, in provincia di Agrigento, si è conclusa un’operazione complessa e delicata, frutto di un accumulo di segnalazioni, proteste dei residenti e, soprattutto, di una profonda preoccupazione per il benessere di venticinque cani rinchiusi in un appartamento.

L’intervento, disposto dal sindaco, ha previsto il prelievo degli animali e il loro trasferimento in strutture canine convenzionate con il comune, ponendo fine a una situazione di evidente degrado e potenziale maltrattamento.

La vicenda, protrattasi nel tempo, aveva generato un crescente disagio tra i vicini, esasperati dalle condizioni di vita inaccettabili che si erano create.
Le lamentele, ripetute e documentate, riguardavano non solo i rumori e i disagi legati alla presenza di un numero così elevato di cani in un contesto abitativo ristretto, ma soprattutto le preoccupanti condizioni igienico-sanitarie in cui gli animali erano costretti a vivere.
L’operazione di sgombero, condotta con la collaborazione degli accalappiacani comunali, degli agenti della polizia municipale e dei carabinieri della compagnia di Sciacca, ha richiesto un’organizzazione accurata e una gestione attenta, data la resistenza opposta in passato dalla proprietaria.
Tentativi precedenti di intervento da parte delle autorità erano stati frustrati, ma questa volta, grazie a una maggiore determinazione e coordinamento, l’operazione è stata portata a termine con successo.

I cani, di varie razze e taglie, sono ora al sicuro nei canili comunali, dove riceveranno cure veterinarie complete, tra cui vaccinazioni, sterilizzazioni e controlli sanitari approfonditi.
Si tratta di un passaggio cruciale per garantire il loro recupero fisico e psicologico, dopo un periodo di privazioni e sofferenze.
L’assessore al Randagismo, Agnese Sinagra, ha definito l’episodio come “una condizione di assoluta invivibilità, incompatibile con qualsiasi principio di rispetto degli animali d’affezione.
” Ha inoltre sottolineato come situazioni simili a questa, lasciate a protrarsi, possano degenerare in veri e propri maltrattamenti, configurabili come reati punibili dalla legge.
Il comune di Sciacca si impegna a intensificare i controlli e a rafforzare le misure di prevenzione, al fine di scongiurare il ripetersi di episodi analoghi e tutelare il benessere animale.

L’evento solleva, inoltre, interrogativi più ampi sulla responsabilità individuale e collettiva nella gestione degli animali domestici, ricordando l’importanza di una cultura del rispetto e della cura, che vada oltre l’impulso emotivo e si traduca in comportamenti responsabili e sostenibili.
L’episodio di Sciacca rappresenta un campanello d’allarme e un monito per tutti, invitando a una riflessione più profonda sul ruolo dell’uomo nei confronti del mondo animale e sull’urgente necessità di promuovere una legislazione più efficace e di sensibilizzazione capillare.

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