L’inchiesta sulla tragica scomparsa di Simona Cinà, la ventenne pallavolista originaria di Bagheria strappata alla vita durante una festa di laurea, si concentra oggi su una serie di indagini medico-legali complesse e multidisciplinari.
In seguito alla denuncia e all’immediata sospensione delle attività del locale dove si è verificato l’evento, la Procura di Palermo, guidata dal pubblico ministero Raffaele Cammarano, ha avviato un’indagine volta a chiarire le dinamiche e le cause del decesso.
La giornata odierna è dedicata all’esecuzione di una Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) e a una batteria di esami radiologici preliminari sul corpo della giovane.
Tale procedura mira a fornire una prima ricostruzione dettagliata delle condizioni anatomiche e a individuare eventuali lesioni interne o anomalie che potrebbero aver contribuito alla morte.
Per garantire la massima accuratezza e completezza degli accertamenti, sono stati designati quattro medici specialisti dell’istituto di medicina legale dell’Università di Palermo, esperti in traumatologia, cardiologia e tossicologia forense.
L’indagine non si limita alla mera constatazione del decesso.
L’obiettivo primario è quello di ricostruire la sequenza degli eventi che hanno preceduto la morte di Simona, analizzando il contesto ambientale, le condizioni di salute preesistenti della giovane e, crucialmente, la presenza o meno di sostanze stupefacenti o altre sostanze potenzialmente tossiche nel suo organismo.
Giovedì è infatti prevista l’autopsia, un esame più approfondito che prevede l’analisi microscopica dei tessuti e degli organi interni.
Parallelamente, saranno eseguiti esami tossicologici avanzati, finalizzati a identificare e quantificare eventuali sostanze presenti nel sangue, nelle urine e nei tessuti adiposi della vittima.
La complessità dell’indagine è ulteriormente accentuata dalla presenza di un perito nominato dai legali che rappresentano la famiglia Cinà.
Questo consulente esterno avrà il compito di assistere e monitorare l’intero processo di accertamento tecnico-scientifico, garantendo la trasparenza e l’imparzialità delle indagini.
La sua partecipazione assicura una verifica indipendente dei risultati e contribuisce a tutelare i diritti della famiglia, offrendo una prospettiva ulteriore per comprendere le cause del decesso.
L’inchiesta è ora focalizzata sulla raccolta di prove, testimonianze e l’analisi meticolosa dei risultati pergiungere alla verità e fare luce su questa tragica vicenda.