giovedì 2 Ottobre 2025
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Tragedia a Sciacca: nubifragio inghiotte Maria Bello, 38 anni

La comunità di Sciacca, Agrigento, è scossa da una tragedia che si è consumata questa mattina in via Sottotenente Bosco, teatro di un evento meteorologico improvviso e devastante.
Maria Bello, una donna di 38 anni, sposa e madre di tre figli di età compresa tra i 3 e i 9 anni, è scomparsa inghiottita dalla violenza di un nubifragio che ha trasformato una tranquilla via cittadina in un impetuoso torrente.
Immagini cruente, diffuse sui social media, testimoniano il momento esatto in cui la donna, intenta a recarsi in un negozio di alimentari, viene travolta dalla furia delle acque.
Il disastro non è stato un evento isolato.
Un’intensa e repentina ondata di pioggia, accompagnata da grandine, si è abbattuta sull’agrigentino, in particolare su Sciacca, per circa quindici minuti, provocando allagamenti diffusi e mettendo a dura prova le infrastrutture locali.
La frazione balneare di San Leone è stata particolarmente colpita, con numerose abitazioni e strade rese impraticabili, intrappolando residenti e impedendo l’accesso ai servizi essenziali.

Le ricerche di Maria Bello si concentrano su una complessa struttura idraulica situata lungo il percorso dell’alluvione.
Si tratta di un antico manufatto, originariamente progettato per incanalare le acque di un corso d’acqua naturale, e successivamente adibito a condotta pluviale.

La struttura, caratterizzata da cinque ampie aperture protette da grate, presenta una particolare criticità: alcune grate, verosimilmente a causa di manutenzione insufficiente o danni preesistenti, risultavano aperte al momento dell’evento.
L’ipotesi più probabile è che la donna sia stata trascinata all’interno di questa condotta, che si estende per centinaia di metri nel sottosuolo.

Le operazioni di soccorso, condotte congiuntamente dai vigili del fuoco agrigentini e da un team di sommozzatori provenienti da Palermo, si sono rivelate estremamente complesse.
L’ambiente angusto e buio della condotta, unito alla forza dell’acqua, rende le operazioni di ricerca particolarmente rischiose e difficoltose.

I sommozzatori stanno procedendo con cautela, ispezionando ogni metro della condotta, sperando in un esito positivo.

La tragedia ha immediatamente spinto le autorità locali a prendere misure di sicurezza.

Il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, ha disposto la chiusura immediata delle scuole, mentre il sindaco di Menfi, Vito Clemente, ha emesso un’ordinanza simile, evidenziando la necessità di garantire la sicurezza pubblica in un contesto di emergenza.
Questo evento non è solo una tragedia personale per la famiglia Bello, ma solleva interrogativi urgenti sulla vulnerabilità del territorio e sulla necessità di investimenti mirati alla manutenzione delle infrastrutture idrauliche.

La fragilità delle comunità costiere, spesso esposte a eventi meteorologici estremi, richiede un approccio proattivo nella gestione del rischio, che includa la revisione dei sistemi di drenaggio, il monitoraggio costante delle condizioni meteorologiche e la sensibilizzazione della popolazione.

La comunità di Sciacca, ora in lutto, si interroga sul futuro e sulla necessità di non dimenticare questa tragica esperienza, per costruire un territorio più sicuro e resiliente.

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