Nel cuore pulsante della Sicilia, il complesso storico delle caserme Dalla Chiesa – Calatafimi a Palermo ha recentemente ospitato una significativa visita.
Il generale di corpo d’armata Claudio Domizi, comandante interregionale dei Carabinieri, ha attraversato le sue mura, un luogo intriso di memoria e dedizione, sede del comando legione Carabinieri Sicilia.
L’accoglienza solenne è stata impartita dal generale di brigata Ubaldo Del Monaco, comandante della legione, segnando un momento di condivisione e riflessione sul ruolo cruciale dell’Arma nella regione.
La visita ha rappresentato un’opportunità per il generale Domizi di stringere un contatto diretto con il personale che anima la complessa macchina operativa della Legione.
Un incontro significativo con una rappresentanza diversificata, comprendente non solo il personale di comando e gli ufficiali in servizio, ma anche specialisti di reparti operativi – un crocevia di competenze essenziali per affrontare le sfide del territorio – e le figure chiave del corpo forestale, custodi dell’ambiente e garanti della legalità in aree cruciali.
Il dialogo si è esteso alle associazioni di rappresentanza dell’Arma, come l’Associazione Nazionale Carabinieri Sicilia, e ai portavoce delle organizzazioni professionali e sindacali militari, permettendo un confronto aperto sulle esigenze e le prospettive del corpo.
L’itinerario ha poi condotto il generale Domizi al 12° Reggimento Carabinieri Sicilia, un’unità di eccellenza nel panorama dell’Arma.
Qui, accolto con i dovuti onori dal colonnello Angelo Franchi, comandante di reggimento, il generale ha compiuto un gesto di profondo rispetto e senso del dovere: l’omaggio alla bandiera di guerra, simbolo tangibile del valore, del coraggio e del sacrificio di generazioni di carabinieri che hanno servito la Patria con onore.
Quel momento, carico di significato, ha sottolineato l’importanza del legame tra l’Arma e i suoi valori fondanti, un legame che si perpetua attraverso il tempo e che ispira le nuove generazioni di militari.
La visita ha rappresentato non solo un incontro formale, ma un’occasione per rinsaldare il senso di appartenenza e l’orgoglio di servire in un’istituzione che incarna i principi di legalità, sicurezza e vicinanza alla comunità.